Inizio questa recensione scrivendo subito che i DGM sono una garanzia di qualità; il precedente album aveva già riscosso i miei favori e quindi ero molto curioso di sentire questo nuovo.
Sono altresì assolutamente convinto che i DGM, così come altri gruppi italiani validi, vengono ingiustamente snobbati in madre patria mentre sono apprezzatissimi all’estero, avendo inoltre difficoltà a poter suonare dal vivo.
Il combo continua però imperterrito e ostinatamente a puntare sulla qualità dei brani, la raffinatezza delle melodie e l’ottima incisività dei ritornelli, incuranti delle vendite o delle mode, mantenendosi sempre a cavallo tra hard rock e prog metal con forti venature sinfoniche.
Non mancano inoltre minime sperimentazioni negli effetti che, volutamente o no, donano un bellissimo sapore fantascientifico/futuristico, particolarmente nella dinamica “Amazing Journey”.
Ottimo l’impatto sonoro delle chitarre e le atmosfere di Diego Regoli e Fabio Sanges rispettivamente: ottimi in particolare i soli puliti e precisi.
La sezione ritmica ad opera di Andra Arcangeli e Fabio Costantino è quantomai efficace e la produzione rende benissimo i suoni. Ma chi mi preme più di tutti lodare è senza ombra di bubbio il bravissimo Titta Tani: roccioso e melodico, grintoso e dolce. E’ lui che dona quel tocco in più ai brani e che li impreziosisce.
Consiglio di ascoltare Misplaced tutto d’un fiato, data la perfetta sequenzialità dei brani e la non eccessiva durata dell’intero CD. Ma soprattutto perchè ogni singolo brano vale la pena di essere acoltato, anzi goduto.
Non lasciatevi scappare questo album!