Altro progetto per il guru del white metal (quello di fede cristiana, per intenderci) Christian Rivel, singer degli ottimi Narnia e padrone dell’etichetta discografica Rivel Records che rilascia questo lavoro.
Un album nato dalla collaborazione e dall’incontro di musicisti preparati e talentuosi e che completa il proprio nucleo compositivo attorno alla figure di Andreas Olsson al basso ed a quella del polistrumentista Jani Stefanovic, già all’opera con band quali Am I Blood, Sins Of Omission ed Renascent. Un connubio vincente di idee musicali e culturali sta alla base di questo “Glory Thy Name” e, in qualche modo, ne fomenta le qualità di fondo: il primo capitolo della saga Divinefire è, innanzi tutto, un lavoro sviluppato su più fronti, dai connotati power speed e dalle digressioni inattese. Fondamentalmente “Glory Thy Name” è un lavoro teatrale, sviluppato su una forte vena sinfonica che ha il compito di pervadere tutto il platter. Tutto si gioca sull’aggressività di fondo delle composizioni (molto spesso al limite del thrash più tirato) e sulla grandiosa interpretazione del carismatico Rivel, vocalist cangiante e camaleontico: la sua performance è sicuramente un valore aggiunto a tutto il contesto “Glory Thy Name”, decisamente bravo e caparbio nel saper cogliere appieno tutte le varie sfumature di un lavoro variegato e complesso come questo.
Una vera e propria opera teatrale, dunque, inscenata grazie al talento di musicisti preparati e fantasiosi ed alle comparsate di attori di primo piano come Carljohan Grimmark (Narnia), Eric Clayton (Saviour Machine), Thomas Vikström (Brazen Abbot, Candlemass), Pontus Norgren (Talisman, Great King Rat) e molti altri. Un percorso stilistico fatto di tappe necessarie e fondamentali come “Never Surrender”, in cui i nostri fanno il verso ai Rhapsody più orchestrali, e “Live My Life For You”, brano dall’andamento speed che esplode in un refrain ad effetto decisamente azzeccato. Insomma, una boccata d’aria fresca nel ristagnante panorama dello speed di estrazione sinfonica.