Signori, questo e’ un demo di quelli che si sentono raramente!! Qua in Italia abbiamo una band che sa decisamente quello che fa, e dico subito che spero che qualcuno la metta sotto contratto in fretta, ma tanto so gia’ che si accorgeranno di loro prima in Nord Europa che qua… Perche’ i Dope Stars Inc. sono una miscela esplosiva, mettono insieme electro, gothic, attitudine rock’n’roll e glam e creano un qualcosa di gia’ fortemente maturo, sia dal punto di vista musicale che da quello dell’immagine (che nel genere prescelto conta, anche se ovviamente la cosa primaria resta la musica)! Il problema e’ che la loro proposta e’ piu’ in linea con un certo gusto nordico che con quello della nostra penisola… fatto sta che comunque questa band (della quale avevo sentito parlare come “side project di Victor dei My Sixth Shadow”… alla faccia del side project!!!) mi ha decisamente affascinato grazie a questa manciata di brani (tra l’altro scaricabili dal loro sito, per cui andateci e fate un bel download, l’ascolto vale sempre piu’ di qualsiasi recensione…) !! Ma ora parliamo un po’ dei brani… Il demo si apre con il pezzo piu’ esplosivo di tutto il lavoro, quella “10.000 watts of artificial pleasures” che da’ anche il titolo al cd, un assalto sonico di chitarroni (qualche suono di quelli piu’ atmosferici ricorda i My Sixth Shadow, questo va detto), elettronica, voce distorta… energia pura, impossibile non muoversi ascoltando questo pezzo! La successiva “Plug ‘n’ die” non e’ altrettanto riuscita, ma e’ comunque un pezzo che farebbe comodo a molte band, suoni sintetizzati, drum machine coinvolgente, atmosfera “cyber” ed oscura che poi si trasforma in un altro assalto rock di quelli sboccati in cui la voce non solo e’ sboccata pure lei, ma e’ anche filtrata (il tutto ha un feeling molto vizioso)!! L’apertura di “Infection 13” sembra piu’ da dance floor (e una certa attitudine di questo tipo e’ evidente nella band, e chiariamolo: non e’ un male), ma appena partono le graffiantissime chitarre si sente la marcia in piu’ rispetto a tanti gruppetti che cercano l’hit danzereccia, e nonostante la violenza sonica non manchi la melodia resta sempre evidente, roba davvero di classe (certo, per quanto si puo’ considerare “di classe” una cosa di questo tipo, che e’ comunque volutamente “tamarra”)!! Tocca poi a “Self destructive corp”, pezzo che mi ha colpito meno degli altri, ma che rimane sufficientemente godibile. Con la quinta traccia la band rende tributo a qualcuno che sicuramente li ha influenzati parecchio: Billy Idol! Il pezzo e’ infatti una cover di “Shock to the system”, e la resa e’ in perfetto stile Dope Stars Inc., ma resta comunque rispettosa del brano originale, gran bel lavoro!! L’ultima composizione prima dei remix che chiudono il disco e’ infine “Generation plastic”, ennesimo pezzo in linea con quanto sentito finora e, ormai appare ovvio, ennesimo centro (qua c’e’ parecchia melodia, e mi sono venuti in mente diverse volte i My Sixth Shadow ascoltando questa traccia). Il demo termina poi con due remix della title track, remix che non mi hanno entusiasmato piu’ di tanto. Il primo e’ curato dagli XP8, che nonostante la loro crescente fama qua hanno prodotto una rielaborazione del pezzo (in cui, manco a dirlo, e’ accentuata la ballabilita’) abbastanza canonica, si sente di molto meglio in giro in quanto a sonorita’ di questo tipo. Convince poi poco anche il Nightshell remix, ma questo non e’ un problema quando si hanno prima 6 pezzi come quelli di cui ho parlato sopra (i remix prendeteli come un “di piu'”). Insomma, il mio entusiasmo per la musica prodotta da questi ragazzi mi sembra evidente, e in chiusura rinnovo quanto detto in apertura: scaricate i loro pezzi dal sito!! E se c’e’ qualcuno in ascolto la’ fuori, mettete sotto contratto i Dope Stars Inc., e fatelo in fretta !!!