I Dragony sono una power metal band austriaca e “Legends” è il loro debutto discografico. Già dal nome si intuisce la proposta dei nostri e si capisce che l’originalità non è esattamente di casa. Beh, pretenderla in gruppo metal è un po’ come sperare di trovare una vergine in un bordello!
I nostri si muovono sulle tipiche coordinate dei più conosciuti act tedeschi come Helloween e Gammaray. Non a caso nell’opener Burning Skies troviamo, in veste di guest, il singer Ralf Scheepers.
“Legends” scorre via abbastanza piacevolmente, tra cori da canticchiare fin da subito, doppia cassa a manetta e buoni solo di chitarra. Niente di trascendentale ma piacevole, per chi ama il genere. Buon lavoro dei musicisti, mentre il cantante Siegfried Samer si rivela piuttosto anonimo. Tra una canzone e l’altra, non si può fare a meno di notare qualche “omaggio” un po’ troppo plateale che i Dragony hanno voluto fare ai capiscuola del genere.
Nemmeno la lunga The Longest Night ci riserva particolari sorprese, condita di tastiere e dell’immancabile duetto con voce femminile, che sembra molto cool negli ultimi tempi. La conclusiva Alcador parrebbe voler puntare sulle tastiere accentuando il lato “sinfonico” dei Dragony, ma ecco che nel coro tornano di nuovo i Gammaray a far capolino. Considerando che il genere non sta attraversando il suo momento di miglior splendore, non si può non ammirare la caparbietà del combo austriaco. Purtroppo ai Dragony manca quel qualcosa in grado di farli emergere dalla massa, a causa di un songwriting fin troppo derivativo e di un cantante non particolarmente dotato.
“Legends” si rivela quindi un album da ascoltare senza particolari pretese, un disco destinato unicamente agli inossidabili amanti del power melodico che non disdegnano di assaporare una volta in più i vecchi Helloween. Solo per aficionados, gli altri possono tranquillamente oltrepassare.