Band davvero poco attiva questi Drautran. Attivi da ben dieci anni, hanno dato la luce ad un solo lavoro autoprodotto nel 2000, oltre ad un intensa attività live.
Messi sotto contratto dalla prolifica Lupus Lounge, sembra abbiano deciso di scrivere con una certa regolarità, ed ecco allora venir fuori questo “Throne of the Depths”.
Se l’idea era quella di simulare un invasione barbarica allora hanno davvero colto nel segno. Il songwriting è violento, il singer urla disperato su di un marasma intricato e caotico.
Stacchi folk-acustici ci vengono incontro, a descrivere le cene intorno al fuoco negli accampamenti in battaglia. Ma è solo per poche ore perchè all’alba si torna a combattere.
Le capacità tecniche sembrano buone, anche se tutto suona piuttosto incomprensibile a causa di una produzione grezzissima, in cui il singer sembra perdersi, affogando sotto il volume delle chitarre. Le influenze sono sempre quelle, con qua e là un po’ di Emperor, magari nell’uso limitato ma interessante delle tastiere.
Insomma un buon gruppo ed un bel Cd, che parte con un obbiettivo, quello di essere diretto ed evocativo, e lo centra in pieno, senza mai perdersi in inutili fronzoli.