Fenomenali, semplicemente fenomenali. Con un approccio che unisce i buoni, cari, vecchi, Black Sabbath con la scuola stoner dei Clutch e quella venatura hard rock che non guasta affatto, i Droids Attack sono una band da tenere in ampia considerazione. L’impatto viscerale ed ignorante di questo power trio ha tutte le carte in regola per far scuotere il culo anche a chi si è da tempo seduto con tanto di piaghe da decubito su affermazioni del tipo “il rock è morto”. Se il rock, quello vero, fosse morto, allora è fuori da ogni dubbio che dischi come “Must Destroy” lo riporterebbero in vita come la scarica di un defibrillatore a piena potenza.
Non c’è tempo per la tenerezza o per le ballate, e quando ci si immerge nell’iniziale “The Unforgiven” (nient’altro che un’intro ad effetto) è già troppo tardi per capirlo e bisogna fare i contri con poco meno di 40 minuti di suoni saturi ed ipertesi, ma mai confusionari e che avvolgono l’ascoltatore in un vortice di sensazioni tali da catapultarlo direttamente all’interno del concept guerrigliero che caratterizza il disco.
Altro fattore che si presenta a favore dei Droids Attack è il fatto che, in pratica, il disco non conosce pause tra una canzone e l’altra e, di conseguenza, suona come un grande flusso quasi ininterrotto generando emozioni difficilmente arrestabili.
Concludo questa recensione esprimendo la soddisfazione che ho provato al chiudersi del sesto ascolto consecutivo di quest’opera e credetemi, non esagero nel dirvi che vale veramente la pena di possedere un lavoro così penetrante, travolgente, irriverente e ricco di sfumature come “Must Destroy”, opera seconda di un trio delle meraviglie che, se confermerà queste eccezionali premesse, potrà almeno (speriamo non solo) fregiarsi dell’appellativo di band di culto.
Buy Or Die!