Raggiunto l’accordo discografico con la Armageddon Music per mezzo di un concorso musicale, i teutonici Drone rilasciano questo ‘Head-On Collision’ e le undici tracce in esso raccolte.
Rispetto a tanti colleghi con la puzza sotto il naso, i quattro crucchi dimostrano un amore sviscerato per il thrash d’annata ma non si pongono limiti in fatto di sperimentare soluzioni più moderne e al passo coi tempi. Il loro album di debutto è, infatti, è un calderone di citazioni (i nomi sono sempre i soliti, ovviamente) ed excursus in campi sonori a noi più vicini, al limite del death core di questi giorni. Nessun paletto mentale e/o stilistico, dunque, circoscrive il raggio d’azione della band, davvero brava a fondere in una manciata di episodi tutto il proprio background musicale. C’è parecchio thrash, anche old style, c’è qualcosa dei Pantera, dei Machine Head e poi molti accenni alla scena core e ai suoi rimandi melodici e catchy. Un amalgama informe ottimamente plasmata dai Drone in un lavoro decisamente ispirato e coinvolgente, perfetto per le scorribande live e per i grandi palchi europei. Tutti i componenti partecipano in ugual misura alla riuscita del prodotto e l’affiatamento che si nota tra i singoli strumentisti è a dir poco esemplare.
‘Head-On Collision’ cerca di modernizzare la vecchia scuola thrash teutonica con qualcosa di più fresco e al passo coi tempi. Aiutano, in questo esercizio di stile, la buona produzione del prodotto, il dinamismo e la velocità di molti frangenti musicali e l’aggressività latente delle partiture più nervose. Al resto, pensano i Drone e la loro carica di adrenalina…