Senza infamia e senza lode questo nuovo capitolo dei Dry Kill Logic intitolato “The Dead And Dreaming”. Questa volta per la tedesca SPV e, nonostante ciò, la ricetta resta invariata. Dalle sfuriate thrash-core a momenti più emo, dal doppio cantato ai ritornelli di sicura presa. Teoricamente perfetto ma in realtà una copia di una copia di una copia di quanto già fatto da altri in passato, presente e futuro. Altri chi? Dai Machin Head ai Korn, dai System Of A Down agli Slipknot passando per gli SLayer e per i Sepultura senza dimenticare i Pantera, toccando tutto il movimento hardcore di nuova generazione; “The Dead And Dreaming” è un disco ruffiano. Detto questo è innegabile però negare la presenza di buoni brani e di buone soluzioni adottate. Certo l’iniziale “Lost” è bruttina ma già la seguente “Paper Tiger” è un discreto brano che spesso richiama i System Of A Down in cui, ad impressionare positivamente, è la prova del cantante che nelle parti pulite ricorda molto Serj Tankian. Sicuramente da ricordare “Push-Pull” che si candida a miglior brano del disco… il perfetto ibrido fra pesantezza e melodia, fra riff rocciosi e taglienti e bei ritornelli soft ed orecchiabili. Degna di nota anche “Then You Lie”, lenta con innesti hardcore che però non convincono come dovrebbero perchè creano un distacco troppo netto dalle parti più “emo”.
Là dove i Dry Kill Logic cercano di spingere sull’acceleratore lì risultano meno convincenti; “The Perfect Enemy”, “Living Witness” lasciano l’amaro in bocca così come anche “Hi9ndsight”, troppo lento e “sdolcinato” (sempreinei limiti) risulta fuori luogo.

La questione è una sola: “The Dead And Dreaming” non è proprio una porcheria ma sicuramente, in giro, c’è di meglio.

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