It’s only Rock ‘n’Roll! Queste le parole magiche che racchiudono al loro interno l’essenza della musica dei Dustsucker: un puro concentrato d’adrenalina e potenza, pronto ad esplodere già dalle prime note di “Dead on wheels”, brano che mette subito le cose in chiaro se mai ce ne fosse bisogno. Chitarre sporche, voce graffiante e al vetriolo, velocità, potenza e melodia sono solo una piccola parte dei contenuti di “Jack Knife rendezvous”, secondo nato in casa Dustsucker, che grazie al suo mix di rock, punk e una leggera spruzzata di hardcore saprà coinvolgervi sin dal suo primo ascolto.
Perfetti per un raduno di bikers e con una copertina che la dice tutta sulla direzione musicale della band, i Dustsucker ricordano moltissimo i primi Motorhead mentre brani come “Out for blood” o “Under the hammer” richiamano alla mente gli Iron Maiden di Paul Di’Anno. La band punta la propria attenzione sulla formula “brani veloci ed incazzati” centrando in pieno il suo obbiettivo e regalando ai propri fan ottime composizioni come “Burning Glass”, le rocciose “Teen Feet High” e “Bigger Than Ever” o ancora le orecchiabilissime “Bleed for my string” e “Witch of death” che vanno a piazzarsi come i migliori brani di “Jack Knife Rendezvous”. I Dustsucker si rivelano inoltre degli ottimi musicisti e non a caso, molto spesso, piazzano all’interno delle loro canzoni degli ottimi stacchi o assoli di chitarra ben strutturati ed organizzati.
Insomma, promossi a pieni voti! Nonostante il genere proposto dai quattro tedeschi non sia il mio preferito, i crucchi riescono a catturare l’ attenzione regalando un disco dove la potenza, la velocità e l’aggressività sono le parole chiave.