Dopo circa un’ora d’anticamera, dovuta al fatto che la band era occupata in un non ben precisato meeting, finalmente il tour manager degli Angra viene a prendermi e ho quindi l’opportunità di scambiare quattro parole con Edu Falaschi a proposito degli Angra e del suo nuovo progetto solista chiamato “Almah”. Con gran piacere mi accorgo che Edu è una persona davvero fantastica e disponibile, molto alla mano e gentile. Ecco dunque quello che ci siamo detti giusto qualche minuto prima dell’esibizione dei brasiliani all’Alcatraz di Milano.
(in italiano) Ciao Edu, come stai?
(In italiano e ridendo tutto contento) ciao Daniele, sto molto bene grazie e tu?…però parliamo in inglese che è meglio ok? (ridiamo tutti quanti n.d.a.)
Iniziamo subito a parlare degli Angra: tornate in Italia dopo pochissimo tempo dalla vostra ultima esibizione e questo tour celebra il quindicesimo anniversario della band…avete in mente qualcosa di speciale per noi stasera?
Sicuramente!! (ride n.d.a.) sarà una serata speciale! E’ sempre bello suonare qui in Italia. Naturalmente in Brasile giochiamo in casa e abbiamo un pubblico molto particolare: la gente è molto calorosa, urlano e cantano tutte le canzoni mentre ogni tanto in Europa troviamo persone piuttosto fredde rispetto ai brasiliani forse perché qui c’è la possibilità di vedere più band che da noi. Non so quale sia la vera ragione e a noi dispiace perché ci manca l’energia del pubblico. Ma qui in Italia la gente è davvero molto calorosa, urlano e cantano le canzoni come in Brasile…siamo molto fortunati ad avere un pubblico come voi (ride di gusto n.d.a.). E’ sempre bello suonare qui da voi ma soprattutto questa sera sarà una serata speciale perché essendo il quindicesimo anniversario della band suoneremo delle canzoni piuttosto vecchie e prese da tutti i nostri album, canzoni che ovviamente non facevamo da molti anni ormai.
La fate “Make believe”?
Hahaha…no mi spiace…se le dovessimo farle tutte suoneremmo cinque ore!! (risate di tutti n.d.a.). Abbiamo dovuto scegliere le canzoni per i nostri fans e non per noi. Siamo molto contenti e molto soddisfatti per questo tour: ieri poi abbiamo suonato a Roma ed è stato molto molto bello.
Che ne dici di parlare un po’ di “Almah”?
(Mi fa un sorriso molto soddisfatto e tutto contento inizia a parlare a raffica n.d.a.)
Certo!! Il nome del progetto è proprio “Almah” e il disco è stato pubblicato lo scorso anno prima in Giappone e in Brasile. Sta andando molto bene, oltre ogni aspettativa specialmente in Giappone. Finalmente l’album sarà pubblicato anche in Europa dall’AFM records. Ho iniziato a registrare l’album nel 2006.
Che mi dici riguardo ai musicisti coinvolti in questo progetto?
Attualmente il mio chitarrista è Emmpu dei Nightwish mentre alla batteria e al basso ci sono Casey Grillo dei Kamelot e Lauri Porra degli Stratovarius e in più tutta una serie di special guests come Mike Stone dei Queensryche e Edu Ardanuy dei Dr. Sin. Ho conosciuto Emmpu e Lauri proprio in Giappone perché là gli Angra hanno suonato sia con i Nightwish sia con i Sinergy, all’epoca Lauri era ancora il loro bassista infatti. Siamo diventati amici, loro sono gente davvero molto simpatica. Ho incontrato Casey invece in Brasile qualche tempo dopo; anche lui è un batterista incredibile e una persona davvero simpatica. Volevo che l’album fosse suonato da musicisti importanti ma che al tempo stesso fossero anche buoni amici. Sin dall’inizio volevo persone a cui piacesse la mia musica e che non registrassero l’album solo perché ricevevano un compenso…così non avrebbe funzionato nulla. Penso infatti che si senta se un’album è suonato solo per soldi e sono sicuro che anche i fans se ne sarebbero accorti se l’avessi fatto. Molte persone mi hanno chiesto se “Almah” è un progetto solista realizzato con molte persone importanti ma io penso che noi siamo una band. Questa per me è la cosa più importante. A ogni modo io voglio che sull’album sia la musica la cosa più importante e non i musicisti che l’hanno suonata. Questa era la mia prima intenzione. Inoltre un’altra cosa che caratterizza “Almah” è il fatto che non ci sono molti soli di chitarra mentre ci sono spesso generi un po’ diversi tra loro e soprattutto penso che sia un disco di facile ascolto.
Come mai hai scelto “Almah” come titolo per il tuo progetto? Voglio dire…in Portoghese se non sbaglio “Alma” significa “anima”…c’è quindi qualche tipo di connessione?
Sì esattamente! Il suono di questa parola significa, infatti, anima; tuttavia alma con l’ “H” finale è una sorta di parola ibrida e significa “verginità” o “qualcosa di puro”. Ho pensato che fosse interessante perché molto spesso questa parola significa l’esatto opposto, come esempio “malizia” oppure “male” e alcune persone molto religiose dicono che questa parola indica il nome di Maria, la madre di Gesù mentre altre volte invece che indica il demonio, Satana. È quindi una cosa molto interessante.
Quali sono i temi che affronti all’interno di “Almah”?
Ho voluto parlare a proposito dei desideri e dei sentimenti delle persone e mi sono detto: “ok, ora prendiamo in considerazione i buoni sentimenti (good feelings) e quelli cattivi (bad feelings)”; così ho scritto cinque canzoni che rappresentassero i buoni sentimenti e cinque che rappresentassero quelli cattivi, mentre l’ultimo pezzo rappresenta la storia della tua vita e raccoglie tutti questi sentimenti. Ho pensato poi di dividere l’album in questa maniera e la gente ne è stata molto entusiasta dicendomi che ho fatto una cosa molto interessante. Ho pensato: “ok, parliamo a proposito dei sentimenti umani, ma non voglio parlare dei miei sentimenti” e così ho pensato di rappresentare questi sentimenti con fatti realmente accaduti nel corso della storia dell’uomo. Ho parlato a proposito di Martin Luther King che combattè proprio per la libertà delle persone di colore negli USA in “Golden empire”, ancora ho parlato di tradimento e del faraone Tutankhamen, che fu ucciso a diciotto anni dai suoi stessi preti, nel pezzo “Children of lies”; avrei potuto parlare d’amore…ma penso che sia troppo noioso parlare dell’amore e così ho parlato degli dei dell’amore…insomma ho solo voluto rappresentare dieci sentimenti con dieci fatti storici.
E l’artwork? È strettamente legato con i temi espressi nelle tue canzoni?
Certamente. Come ti ho detto prima, il suono della parola “Almah” significa anima in portoghese e in spagnolo mentre in greco sta a significare un passo molto importante nella tua vita e quindi ho pensato di collegare il nome con la mia anima. Ho voluto mettere in risalto tre elementi che rappresentano questa musica ovvero la mente, il corpo e l’anima. Così abbiamo deciso di creare una cover con uno scheletro, che rappresenta il corpo; poi il cuore, che brucia al suo interno, rappresenta l’anima e l’uomo vecchio disegnato nell’angolo rappresenta la mente. Inoltre questa è stata una cosa nuova per me in quanto mi sono trovato a scrivere e a produrre quest’ album facendo quindi anche nuove amicizie e così ho pensato di inserire una farfalla nell’altro angolo stando ad indicare una trasformazione…ecco tutto!
Hai prodotto e scritto l’intero album. E’ stato difficile per te?
Sinceramente no. Ti posso dire che è stato invece molto bello e non mi sono reso conto del tempo che passava…pensa: ho composto qualcosa come venti canzoni ma poi alla fine ho dovuto scegliere i brani migliori da mettere nell’album e scartare gli altri pezzi. Ho voluto fare un album un po’ particolare e, infatti, ogni canzone è molto diversa rispetto alla successiva. Infatti, se ascolti l’album, ti puoi già rendere conto che la prima canzone è totalmente diversa dalla seconda e così via. Penso che sia un album ricco di atmosfere e di elementi diversi…insomma è molto fico!
Hai detto che hai composto venti canzoni…ma su “Almah” ce ne sono solo undici…e le altre nove?
Attualmente sono sul mio computer e stanno aspettando che arrivi il loro momento… (risate generali da parte di tutti i presenti per la maniera con cui Edu ha espesso questa frase n.d.a.) Ho registrato due canzoni che saranno inserite come bonus track nell’ edizione europea di “Almah”. Sinceramente per le altre canzoni…non mi piace tanto l’idea di usare vecchie idee. Naturalmente ho intenzione di registrare un altro disco sotto il nome di “Almah” e per il nuovo album comporrò nuove canzoni perché mi piace vedere l’album come una cosa sola; non mi piace prendere elementi o canzoni del passato e metterle su un nuovo disco perché non rappresenterebbero le mie idee attuali e quindi comporrò di nuovo molte nuove canzoni.
Tornando a parlare degli Angra: il tour di “Aurora Consurgens” è iniziato…come sta andando?
Sta andando molto bene…abbiamo iniziato in Giappone, ora siamo in Europa e poi andremo in Brasile e poi nel nord dell’ America e in Messico. Penso che questo sia il tour più bello che abbiamo mai fatto fin’ora, intendo per quello che riguarda la performance del gruppo. Durante il primo tour dovevamo ancora conoscerci sopratutto io, Aquiles e Felipe…abbiamo suonato bene ma non lavorammo come una vera band perché era l’inizio di una nuova cosa; poi è arrivato “The temple of shadows”, un album davvero molto bello con un tour molto lungo e stancante e io ho avuto alcuni problemi con la mia voce durante qualche concerto…ad esempio alcune volte volevo cantare una certa cosa ma la mia voce andava completamente in un altra direzione…è stato davvero un brutto momento per me; e ora è arrivato questo terzo album, siamo molto contenti, la band suona molto meglio e il nostro suono è davvero quello di una band. Come ti ho detto prima ieri abbiamo suonato a Roma ed è stato troppo divertente e la gente si è divertita parecchio! Davvero una bella serata!
Ok Edu, manca poco alla vostra esibizione e ti saluto per darti la possibilità di concentrarti per lo show! Ci vediamo dopo! Se vuoi dire qualcosa ai lettori di Heavy-Metal.it
Ringrazio tutti quanti per il grande supporto che ci date! Spero di poter suonare i pezzi di “Almah” qui in Italia e vorrei ancora ringraziati per l’opportunità che mi hai dato di parlare degli Angra e del mio progetto solista e vorrei ringraziare ancora una volta tutti quelli che ci supportano sin dagli inizi. È una cosa che fa davvero molto piacere e noi siamo molto felici. Pensiamo di avere davvero un buon legame con i fans italiani e questo è importante.