Il primo full, anche se autoprodotto degli Elitaria, band Emiliana, nata nel 2005 a Piacenza, per chi vi scrive, è stato davvero una graditissima sorpresa. MB e D666, unici membri della band, danno forma ad un black metal freddo e glaciale, contaminato da soluzioni industrial, che conferiscono al prodotto una forma allucinata e allucinante. I suoni sono perfetti: freddi, distaccati e “asettici”, dove una drum machine, programmata in maniera ottimale, ha il compito di supportare il lavoro ritmico di “NGG666” non esagerando mai con la velocità, che pur non manca, basti ascoltare brani come “Arrogance Of Persistance” o “An Endless Seed Of Hate” ma non è mai esasperata e alternandosi con tempi quasi marziali e apocalittici come nell’atmosferica “Soul At Zero”. E’ da segnalare anche l’ottima “Stigmata”, brano dei Ministry e riproposto in maniera personale dagli emiliani. Gli Elitaria sono molto bravi a ricreare con la propria musica un immaginario post nucleare, governato dalle macchine. Se proprio bisogna fare un paragone con qualcuno, per strutture e freddezza, “NGG666” potrebbe essere accostato ad “Above” dei Samael, anche se l’uso delle melodie è molto meno importante rispetto al combo svizzero, infatti i nostri preferiscono un approccio più quadrato, ma le vicinanze con i Samael possono starci tutte. Un primo passo importante è stato fatto, perché quest’album è veramente valido e credo non tarderà a riscontrare, o almeno spero, le attenzioni di qualche label. Per ora non posso fare altro che i complimenti agli Elitaria.