Sin dai tempi del debut ‘Heathenreel’ (targato 2001), i nostrani Elvenking hanno sempre garantito ai propri ascoltatori lavori di indubbia personalità artistica. La loro miscela di power melodico e folk acustico ha conquistato, col passare degli anni, metal heads di tutto il mondo e non è certamente per caso che oggi incidano per il colosso AFM Recors.
Detto questo, il nuovo ‘Two Tragic Poets (…And A Caravan Of Weird Figures)’ prosegue il discorso musicale dei nostri apportando, al contempo, alcuni piccoli cambiamenti fondamentali. Innanzi tutto, il CD in questione è in gran parte acustico anche se non mancano i classici episodi power che hanno caratterizzato i precedenti lavori come la bellissima ‘Another Awful Hobs Tale’, che esplode dopo la classica introduzione iniziale. Molto spazio, dunque, viene concesso al violino e agli intrecci di chitarra acustica, mai come in questo lavoro davvero fondamentali. Ottime come sempre, invece, la sezione ritmica (per ovvie ragioni in questa sede “ridimensionata” in chiave atmosferica) e la voce del bravissimo Damnagoras, ancora una volta a suo agio con una proposta musicale particolareggiata e, mai come in questo caso, melodica. A tutto ciò si aggiungono una produzione praticamente perfetta (opera di Nino Laurenne dei Thunderstone e Achim Kohler, già all’opera con Primal Fear e Brainstorm), una hit del passato come ‘Heaven Is A Place On Earth’ ottimamente revisionata e due classici della band (‘The Wanderer’ e ‘The Winter Wake’) rielaborati in chiave acustica. Insomma, un prodotto davvero corposo e ricco di fascino, su cui gli Elvenking hanno probabilmente puntato molto e che oggi li ripaga di tanta fatica profusa.
Curatissimo negli arrangiamenti, ”Two Tragic Poets (…And A Caravan Of Weird Figures)’ si colloca senza problemi tra i migliori lavori partoriti dalla compagine, oggi più che mai tra le band d’esportazione più competitive del nostro panorama musicale.