Dietro le fila dei brasiliani Eminence troviamo addirittura Jairo Guedz ( ex chitarrista dei Sepultura) al basso e André Marcio (ricordate i mitici Overdose?!?) dietro le pelli…. quale miglior biglietto da visita?. In Brasile molto popolari, attivi dal 1995, “Humanology” è il seguito del loro primo full lenght intitolato “Chaotic System” che risale al 1999. La proposta è un crossover fra thrash-death-core assai possente e ruvido che riprende un po’ quanto fatto da Sepultura e Soulfly dandogli un tocco moderno. Nulla di nuovo o stravolgente, sia ben chiaro, però i 17 brani qui presenti (16 se escludiamo l’intro) hanno il pregio di essere brevi, semplici e trascinanti… insomma in men che non si dica vi ritroverete in cameretta a pogare contro il muro (scherzo, se vi vedo chiamo la neuro!). Che dire… la bravura dei musicisti è buona, naturalmente sopra le righe è l’abilità di Marcio che riesce sempre a creare delle ritmiche mai scontate e sempre potenti. Bello anche il cantato dalla timbrica feroce e abrasiva e discreto è anche l’uso delle chitarre in perfetto stile metal-core, mai riff complicati e mai parti esageratamente veloci.
L’apertura di “Evolution” potrebbe rappresentare il possibile manifesto del sound degli Eminence; violento ed irruente, un cantato violentissimo, ritmica più compatta di un tritacarne e chitarre che creano un muro sonoro devastante. Certo, nel corso del disco troveremo anche brani più lenti nonchè brani più veloci come “Greedy As A Pig” quindi avremo una certa “varietà musicale” (nei limiti del genere proposto) che aiuta più che altro a “non stancare”; 57 minuti potrebbero essere davvero molti per questo genere di musica!
“Humanology” è senz’altro un buon lavoro e farà la gioia di chi si ciba (e si è cibato) di certe sonorità. Buon ascolto!