Gli Eternal Reign sono l’ennesimo gruppo power metal proveniente dalla Germania. Eccellente la registrazione, con suoni compatti e potenti, la band in questione ha un ottimo tiro e una discreta preparazione tecnica. Dato il genere proposto dal sestetto tedesco non aspettatevi però chissà quali innovazioni dal punto di vista musicale: “Forbidden path” racchiude undici discrete canzoni, alcune molto interessanti, altre da ignorare completamente, ma la base della loro musica resta in ogni modo il power metal di scuola tedesca.
Gli Eternal Reign molto spesso prendono i Brainstorm come fonte d’ispirazione sia da parte dalle linee melodiche, con un Dirk Stuhmer (cantante della band) che in molte occasioni si diverte ad imitare il ben più famoso collega Andy B. Franck, sia per quanto riguarda le ritmiche che in molti frangenti, soprattutto quelli più aggressivi e spinti, ricordano i già sopraccitati Brainstorm e i Symphorce. Tuttavia non ci troviamo davanti a degli sterili cloni capaci solo di copiare e basta in quanto gli Eternal Reign dimostrano di avere una particolare cura delle melodie e dei cori che in molte occasioni risultano davvero belli ed interessanti. All’interno di “Forbidden path” ci sono episodi degni d’attenzione come la tirata “Light the light”, preceduta da un piacevole intro strumentale, oppure la lunga “Into my own hands” che parte come una ballad, ma poi si rivela una tiratissima song con ritmiche in pieno stile Brainstorm. Interessanti anche brani come “Les reves en plastique” dall’incedere cadenzato e maligno, oppure la title track che si sviluppa attraverso un riff thrash tiratissimo.
In conclusione ci troviamo davanti ad un discreto album di power metal ben suonato ma che comunque non presenta nessun tipo d’originalità. La band purtroppo s’ispira in maniera troppo massiccia ai colleghi Brainstorm, anche se alla fine il disco scorre via senza troppi problemi. Come si suole dire in questi casi “la fede è fede e non si discute!” quindi: se siete irriducibili amanti del power metal tedesco comprate ad occhi chiusi “Forbidden path”, non rimarrete delusi; altrimenti aspettate qualche release più interessante e magari più originale.