Hardcore, per questa volta. Il parto a sorpresa propinato dall’imprevedibile, incomprensibile ed istrionica Casket Music porta alla luce, in quest’occasione, il nome degli Everything For Some, rabbioso quartetto britannico al suo secondo full-lenght.
Dieci brani per trentacinque minuti che, nonostante un sound volutamente antipatico e scontroso, si lasciano ascoltare scorrevolmente grazie ad una genuinità che coglie nel segno. Hardcore nervoso ed irregolare che fa di tutto per colpire da più lati l’ascoltatore di turno, grazie a riff spezzatissimi, suoni sibillini ed un approccio vocale al limite dell’isterico. Il prodotto che emerge è, seppur migliorabile, efficientemente violento apparendo come una versione più aggressiva e meno elitaria della proposta dei Chaos Conspiracy (loro compagni di etichetta). Per farla breve e semplice, questo ‘Identity’ non inventa nulla, ma galleggia bene nello stagno ricreatosi con acqua altrui. Snapcase e primi Deftones avranno già utilizzato questo tipo di riff qualche anno fa, Zack De La Rocha ed i suoi RATM avranno già proposto questo stile vocale da più di un decennio, ma gli Everything For Some, per il momento, dimostrano di aver studiato bene. Buoni contenuti ci sono, onestà e dedizione pure: che i nostalgici si facciano avanti senza illusioni di miracoli.