Giunti al terzo album gli Evidence One continuano la loro marcia senza cambiare il classico sound che da sempre li accompagna: hard rock potente e aggressivo che molto spesso si fonde con sonorità più tipicamente heavy metal e AOR.
Sulla copertina dell’album tre carte da gioco, una per il primo album, “Criticize the truth”, una per il secondo, “Tattooed heart” e la terza, quella con il Jolly, a rappresentare forse una scommessa, è la carta che descrive “The sky is the limit” entusiasmante nuovo album dei tedeschi.
I brani presenti sull’ultima fatica degli Evidence One godono tutti di una freschezza compositiva davvero buona e stupiscono fin dal loro primo ascolto rimanendo subito impressi. La band si destreggia attraverso ritmiche aggressive e nervose che assieme a linee melodiche accattivanti e di facile presa rendono “The sky is the limit” un album orecchiabile sotto tutti i punti di vista. I nostri sanno come giocare le proprie carte e danno immediatamente il via all’album con due brani parecchio impetuosi e ruffiani, la title track e la successiva “Mr.Madness”, mentre rallentano leggermente il tiro spostandosi su territori AOR con “The luxury of losing hope” e “Won’t sleep alone”, quest’ultimo dal tiro più hard rock oriented, vede una sapiente alternanza tra parti acustiche e momenti metallici d’incredibile intensità impreziositi dall’ottima prova di Lizard dietro il microfono. “Propaganda” si rivela come uno dei migliori pezzi di “The sky is the limit” con un Lizard dannatamente aggressivo e ispirato, ci regala un ritornello da headbanging grazie ad ottimi cori di sottofondo e a una struttura musicale ruffiana e trascinante. Più vicine all’heavy metal sono le seguenti “Can’t flight the past” e “Gallery of broken glass” brani ancora una volta dotati di ottime idee e soluzioni melodiche che vanno subito a centrare il segno.
Un disco davvero ottimo che va a confermare quanto di buono la band aveva già fatto in passato. “The sky is the limiti” è un album da gustare tutto d’un fiato, senza un attimo di pausa.