Henrik Flyman è un pazzo scatenato! Non ci sono altre parole per descrivere questo personaggio, che già dai suoi primi lavori con i Moahni Moahna aveva dato segni di squilibrio.
La sua musica non è mai strettamente seria, non è mai strettamente divertente. Ci sta sempre a cavallo riuscendo a concepire canzoni mai banali, mai seriose, mai stupide ma divertenti e intriganti, così come già aveva fatto nei primi due album dei Moahni Moahna, particolarmente l’ultimo.
Questo secondo lavoro degli Evil Masquerade segue la stessa scia, ma rispetto al passato è molto, ma molto, più pesante e aggressivo. Riff di chitarra serrati e corposi, ma sorretti sempre da un altissimo concentrato di melodia, fondamentale per mantenere i brani anche su territori più Hard Rock e meno Power.
L’album è infarcito quindi di strepitose cavalcate, ottimi soli, splendidi vocalizzi del bravissimo Brockmann (che non ha niente a che vedere con “uomo brocco”, italianizzandone simpaticamente il suo cognome). Sezione ritmica quanto mai efficace e precisa rendono il lavoro estremamete incisivo.
Tra tutte le otto (veramente pochine) canzoni presenti, cito molto volentieri la cattivissima “When Satan Calls”, la cavalleresca “Now When Our Stars Are Fading”.
Ma più di tutte mi preme segnalare la geniale “Bozo The Clown”, un concentrato di serietà e stupidità fatta musica e testo. Non riuscirete a staccare le cuffie, a spegnere lo stereo; vi ritroverete a canticchiare l’idiotissimo (simpaticamente parlando sia chiaro) ritornello e chiamare a voi il clown Bozo, un nome tutto un programma. Ma la pazzia di Flyman viene riversata anche sulla dinamica “Theatrical Madness” in punti decisamente inaspettati.
Altro brano di cui vale la pena parlare è “The Demolition Army”, una irriverente presa in giro, credo, degli eserciti in generale ma in particolare uno, per quel che a me viene suggerito dal brano…
Il brano conclusivo “Witches Chant” poi, è più orientato all’Hard Rock, grande passione di Flyman.
Non si può non consigliare “Theatrical Madness” a chi non si prende troppo sul serio e a chi non prende la musica per come dev’essere presa: divertimento, spasso.
Ascoltate questo album e vedrete che Bozo il clown vi catturerà.