In linea con il trend degli ultimi anni, l\’underground europeo è spesso capace di offrire sorprendenti ritorni anche a distanza di molti anni di assenza. E\’ il caso degli svizzeri Excruciation, band attiva sin dal 1984 che ha conosciuto una certa popolarità con il suo primo album “Last Judgement”, oltre quindicimila copie vendute nella sola Svizzera, per poi sparire misteriosamente nel 1991 all\’apice della popolarità, diventando la prima metal band svizzera ad andare in tourneè nella ex Germania Comunista. Risultati di tutto rispetto dunque, niente affatto male per un genere di nicchia come il doom; dopo la reunion del 2005, seguita dall\’ennesimo studio album nel 2007, la band ci riprova oggi con questo “Thorns”. La corona di spine in bella vista sulla copertina lascia intendere un Death/Doom di chiara ispirazione biblica, caratterizzato da potenti chitarre armonizzate (ben tre!) e growling, oltre ai consueti ritmi cadenzati. I toni drammatici la fanno da padrone grazie al fine guitar working e conferiscono al disco una certa emozionalità; le atmosfere sono quelle plumbee e malate molto in voga negli anni \’80 e da lì la band, unico neo del disco non si schioda molto; per il resto, siamo davanti a un eccellente prodotto che pur senza sconvolgere, farà sicuramente felici gli amanti del genere.