Direttamente da Roma arrivano gli Eyeconoclast che con “Clustered Dead Ending Corridors”, nuovo MCD autoprodotto con grandissima professionalità dalla band stessa, ci regalano circa venti minuti di violenza estrema. Dopo il precedente demo “Binary encoded sunset” è dunque l’ora per gli Eyeconoclast di sfornare un nuovo “pargolo” e se la precedente release dei nostri non sembrava aggiungere nulla di nuovo a quanto già sentito molte volte questo nuovo “Clustered Dead Ending Corridors” stupisce sotto tutti i punti di vista e ci mostra una band in ottima forma, capace di comporre pezzi assolutamente devastanti, carichi di violenza ed aggressività che miscelano in maniera sapiente un death thrash a volte molto melodico e tipicamente “svedese” con furiosi stacchi al limite del grindcore. A farla da padrone per tutta la durata del MCD è proprio Synder fenomenale singer capace di alternare con grandissima facilità vocals pulite a scream e growls allucinanti senza mai perdere un colpo. Aggiungeteci ancora una band preparatissima sotto tutti i punti di vista ed il gioco è fatto, una miscela esplosiva pronta a detonare quando meno uno se l’aspetta! Ed è proprio “Overload 5790” uno dei brani maggiormente riusciti di “Clustered Dead Ending Corridors” che tra continui cambi di tempo e melodie che molto spesso ci ricordano i primi Dark Tranquillity avanza sul campo di battaglia più prepotentemente di un carro armato, regalandoci un finale da headbanging! “Speedlight Trauma For Reconstruction” è un altro di quei pezzi di metal pesantissimo e dannatamente violento che entrano subito nella testa scatenando un pogo incredibile mentre con “Axiom of the dyode gods” arriviamo finalmente al brano più interessante di questo nuovo minicd che con un tiro molto moderno, soprattutto durante il refrain molto melodico e al limite del metal core, conclude in maniera degna questo nuovo capitolo targato Eyeconoclast. Le canzoni di “Clustered Dead Ending Corridors” sono capaci di colpire nel segno sin dal primo ascolto; gli Eyeconoclast ci regalano un prodotto degno di nota, ora attendiamo un disco vero e proprio che spero non tarderà ad arrivare!