“Five Shots From Underground”: Cinque domande Cinque al Top Demo di Heavy-Metal.it !
Salve ragazzi, raccontateci la vostra storia e presentate il gruppo.
Innanzi tutto un saluto a tutti i lettori di heavy-metal.it.
Noi siamo i flashback of anger, veniamo da Firenze e calchiamo la scena underground toscana dall’ottobre del 2003.
Il nostro genere è una particolare miscela di power e progressive metal con sfumature di stampo heavy.
La nostra storia comincia come quella di tanti, per caso, con la voglia di suonare del sano metallo da parte di cinque ragazzi, nel contorno di scetticismo generale di molti.
Per non tediarvi troppo vi riassumo brevemente alcune vicissitudini intercorse nel nostro gruppo.
Come molti abbiamo cominciato facendo cover dei metallica e degli iron maiden e ci siamo iscritti al concorso per band emergenti di emergenza rock nel novembre del 2003, raggiungendo la finale italiana, questa rassegna che non ricordiamo con particolare amore nonostante l’ottimo risultato, ci è servita per darci il primo stimolo nella composizione di pezzi nostri. Dalle prime composizioni ha preso infatti vita il nostro primo demo “Panta rei” uscito nel primo trimestre del 2004.
Il resto del tempo dopo l’uscita di questo nostro lavoro l’abbiamo trascorso facendoci le ossa su un sacco di palchi a giro per la toscana, fra contest, serate e rassegne di vario genere, abbiamo totalizzato una trentina di live e vinto il concorso del keller contest nel giugno 2005…per ora fermiamoci qua con la storia del gruppo e passiamo alla line-up…
Parallelamente a questi eventi ci sono stati anche dei cambiamenti di line-up, il nostro primo solista Alberto Amadori (che ancora collabora attivamente ai progetti del gruppo) è stato sostituito dal giovane Giulio Cercato, impiantatosi stabilmente nella band e vi è stato un accrescimento, ovvero un nuovo tastierista, Emanuele Giorgetti, che è andato a completare il già imponente impianto tastieristico del nostro tastierista-cantante Alessio Gori, i tre “ritmici invece sono sempre gli stessi, io Francesco Masini al basso, Matteo Bonini alla chitarra e Antonio Sigismondi alla batteria.
Con la line up definitiva, la composizione dei seguenti 3 brani e sull’onda della vittoria del keller contest, ha preso vita il nostro secondo demo Off With My Heart al quale abbiamo cominciato a lavorare a gennaio 2006 per terminarlo a luglio dello stesso anno, un demo completamente autoprodotto nella cantina di giulio, ma che ci sta regalando immense soddisfazioni, nell’agosto di quest’anno poi abbiamo vinto un altro concorso: il montale metal contest e adesso ci stiamo riorganizzando per la stagione invernale e siamo in attesa di alcune importanti novità.
Siamo un gruppo molto giovane, il più vecchio sono io che ho 23 anni, ma la media è portata verso il basso dai due ultimi entrati, quindi i margini di accrescimento sono ancora molti!
Possiamo dire di essere appena all’inizio della nostra avventura.
Su cosa basate principalmente i vostri pezzi e quali sono i vostri punti di riferimento ?
Il progetto sul quale si basano tutti i pezzi dei due demo è un concept album che prenderà il nome di Splinters Of Life, e sui capitoli del quale abbiamo plasmato musiche e liriche di questi pezzi che compongono sia Off With My Heart che Panta Rei.
Il concept parla di un’avventura vissuta dal protagonista in una realtà che si confonde col sogno, ognuno può riflettersi nelle vicende del personaggio e trarne spunti di riflessione, ovviamente non cerchiamo né di dare soluzioni, né di imporre la nostra visione, noi lanciamo un sasso nello stagno, offriamo ai nostri ascoltatori qualcosa su cui riflettere: l’amore, la famiglia, il vero che si fonde con la fantasia, insomma di concetti ce ne sono tanti e credo che il modo migliore sia ascoltare i nostri pezzi, che cercano di rendere bene l’idea che vogliamo esprimere in quel capitolo della storia, la sensazione che ne deve derivare. Anche per questo ci sono voluti 9 mesi per finire il demo, volevamo che fosse quanto più possibile vicino al sentimento che volevamo trasmettere…forse con una produzione alle spalle il risultato sarebbe stato ancora migliore.
Questo demo è una raccolta di capitoli del concept non consequenziali, per avere una visione chiara della storia non potrete far altro che acquistare l’album…appena troveremo una label degna di questo nome e che crederà in noi.
È un progetto molto teatrale, ha un canovaccio molto definito e chiaro, una sorta di romanzo romantico in musica, ma che può essere visto e considerato da molti punti di vista.
A livello di song writing non abbiamo punti di riferimento standard, la canzone non prende una connotazione stilistica precisa in maniera voluta, nel senso che si compone a seconda del sentimento e del capitolo del concept senza badare al fatto che suoni più prog o più power piuttosto che heavy, deve solo piacerci e rendere merito al capitolo in questione, poi ovviamente la tecnica e le capacità di Alessio sistemano le cose in maniera corretta tecnicamente abbinando la tecnica compositiva all’istinto dei musicisti.
Non prendiamo neanche a modello grandi gruppi, cercando di imitarne la bravura (sarebbe molto sconveniente) ma ovviamente ne siamo inconsciamente influenzati nell’ascolto, nella vostra recensione direi che ci sono elencati i gruppi che stimiamo di più.
Il percorso della composizione è abbastanza classico anche se Alessio grazie al suo talento e al diploma in conservatorio è colui che contribuisce maggiormente alla produzione, fornendoci i pezzi già strutturati sui quali ognuno di noi poi interviene a seconda delle specifiche del proprio strumento.
Siamo in continuo mutamento ed il concept avrà canzoni al suo interno molto diverse l’una dall’altra: come stile di composizione, come andatura e come livello tecnico.
Cosa non ti piace del metal in Italia e cosa cambieresti ?
Del metal in italia non mi piace la sua diffusione ed il modo in cui viene percepito dalle masse, anche dai metallari stessi, in italia il metal non è un genere musicale purtroppo, ma una nicchia musicale, il seguito è molto inferiore rispetto al resto d’europa, non ci sono strutture dedicate, o ce ne sono molto poche, c’è poca fiducia commerciale nel prodotto e non può essere altrimenti finchè continueremo ad essere fotografati come una massa di idioti capelloni con i chiodi, finchè additeranno la nostra musica come fonte di tutti i mali e finchè nessuno avrà interesse a spiegare per bene che il metal è un grande genere musicale nel quale si richiedono capacità tecniche, compositive, di fantasia e sensibilità molto sviluppate, io per lo meno parlo della situazione toscana che è quella che per ovvie ragioni conosco meglio, auguro ai gruppi di altre regioni che il discorso per loro sia molto migliore!
Io cambierei tutte le cose che ho descritto sopra, il problema è trovare il modo e la giusta via per farlo!
Per concludere io inviterei i gruppi underground ad una maggiore collaborazione fra loro, a tirarsela meno e a cercare di farsi meno le scarpe gli uni con gli altri, siamo tutti nella stessa barca…
Miglior gruppo italiano e più sopravvalutato gruppo italiano ?
A volte alle prove parliamo di come stanno andando i gruppi italiani, nei generi a noi affini stimiamo moltissimo i Labyrinth soprattutto dopo aver avuto l’ occasione di farci due chiacchere dopo il loro concerto di spalla ai dream theater a fucecchio e dopo averli seguiti tutte le volte che hanno suonato nei dintorni di Firenze, in seconda posizione mettiamo i rhpasody per la capacità che hanno avuto di farsi conoscere ed apprezzare anche fuori dall’italia.
Di gruppi sopravvalutati è difficile parlare, forse ce ne sono molti, ma non abbiamo certo l’arroganza di giudicare noi dei musicisti che comunque suonano su palchi importanti e producono ottima musica, questo se si parla di metal, se si passa al pop italiano beh…mi viene da ridere solo a pensarci.
Cosa ti ha dato la musica e cosa vorresti darle tu ?
Io alla musica voglio semplicemente dare quanto più posso, il mio tempo le mie speranze ed il mio amore, credo che siano l’uniche cose che chiede in cambio per tutte le belle sensazioni che lei da a noi.
La musica a me ha dato tanto, ne soldi ne fama ovviamente, ma ha riempito molti momenti belli della mia vita, mi ha fatto conoscere molte persone che si sono rivelate dei grandi amici e non solo dei bravi musicisti, mi da la carica la mattina quando vado a lavoro, mi fa venire voglia di lottare ancora, di avere fiducia, sento nella musica la speranza, come se una voce uscisse dal cd e dicesse: vedi…c’è ancora chi usa il proprio cervello per creare il bello.
E questo mi fa stare un po’ meglio.
Mi ha dato spirito d’iniziativa, coscienza e fiducia in me stesso, mi ha insegnato dove posso spingermi su un palco e dove mi devo fermare giù dal palco, mi ha insegnato a rispettare chi suona e suda come me, mi fa credere in qualcosa.
Poi ognuno prende e da alla musica in maniera del tutto soggettiva, sono sentimenti e spiegarli a voce è arduo, cosa ci può essere di meglio che farne parte? Parlare con la musica, è emozionante sentire la sua voce, vedere un gruppo che suona, vedere la loro passione anche se è la festa dei fagioli all’uccelletto e i vecchietti fischiano perché vogliono il liscio.
Vedere gente che ci crede ancora e ama quello che sta facendo non per soldi, per tornaconto personale, ma per puro piacere nel farlo, come il sesso fatto bene, con amore, che bello sarebbe se tutto fosse musica nel mondo, da tolkien alla bibbia alle religioni orientali…tutto nacque puro nella luce e nella musica, un motivo ci sarà!
Chiudo con un ringraziamento a tutti voi che state leggendo, ad Heavy-Metal.it e a tutto lo staff che ci ha dato una bella soddisfazione con questa ottima recensione ed un ottimo spazio per farci conoscere.
Un saluto dai Flashback Of Anger