“Flow” e’ il progetto di Samuele Rini, un ragazzo di Brindisi che ha inciso da solo questo demo utilizzando Cubase. Beh, il risultato e’ davvero notevole! I 20 minuti di questo “Niflheim” sono interamente strumentali, i pezzi hanno ognuno una propria identita’ ma fluiscono come un “tutto unico” (tanto che e’ difficile parlare dei singoli brani, il cd fluisce dall’inizio alla fine come un’unica traccia in cui si alternano vari umori… del resto anche le singole tracce sono composte come “collezione di umori”…) ed il fatto che non ci sia la voce omogeneizza ancora di piu’ il tutto. Non che si senta la mancanza del cantato pero’, tutt’altro, probabilmente esso toglierebbe atmosfera a questi brani, queste costruzioni sonore incentrate su chitarre elettriche ed acustiche che sono accompagnate ora da elettronica, ora da rumorismi, ora da esplosioni soniche… ed e’ proprio su queste ultime che vorrei fare un appunto: i momenti piu’ “ambient” e sognanti del cd sono decisamente riusciti, ma quando irrompono dei chitarroni troppo prog e troppo metal mi pare che il risultato scemi. Magari sembra strano leggere questa cosa in un sito come il nostro, ma ho la sensazione che perdendo le influenze metal piu’ marcate la musica di Samuele ne guadagnerebbe, poiche’ essa da’ il meglio di se’ nei momenti piu’ evocativi e diventa piu’ “sforzata” quando esplora questi altri lidi (va pero’ anche detto che io non apprezzo molto il tipo di prog metal che ogni tanto si fa sentire tra i solchi del cd). Globalmente comunque questo demo e’ alquanto interessante, si fa anche fatica a definirlo in qualche maniera con quel suo non essere prog metal, non essere fusion, non essere ambient o jazz, ma essendo allo stesso tempo un misto di tutte queste cose… spero che Samuele continui a sperimentare, non abbandonando la parte piu’ elettronica ed “avvolgente” della sua musica e sperimentando ancora in senso acustico, lasciando un po’ da parte i chitarroni aggressivi e “stoppati”… Alla prossima allora, coraggio Flow, il talento c’e’!