I Fluid Sol sono l’attuale band di Mitch Malloy, personaggio di spicco che negli anni novanta riuscì a diventare famoso pubblicando due album solisti per un’importante casa discografica e riuscendo anche, con alcuni suoi pezzi, ed entrare nel circuito video di MTV. Ora Malloy si è unito al bassista Victor Broden e al batterista Joakim Eckberg per dare vita al progetto Fluid Sol. I brani presenti su quest’omonimo album affondano le proprie radici nel rock più classico impreziosito da melodie accattivanti che molto spesso rimandano al pop moderno.
Personalmente trovo questo disco piuttosto deludente e privo di mordente; la registrazione è aggressiva e frizzante ma quello che non va sono proprio i pezzi, in molti casi troppo vicini al pop di matrice inglese più recente come accade con la veloce “King of nothing” e con “I’m on your radio”, caratterizzata da un ritornello fastidioso ma al tempo stesso accattivante che si piazza in testa e non va più via. Esistono tuttavia episodi molto interessanti come la dolce “Be with you”, la melodica e veloce “No fear” che riescono a tenere incollato l’ascoltatore allo stereo grazie anche alle melodie trascinanti che ne sono alla base. La voce di Malloy gioca un ruolo fondamentale nella riuscita dei pezzi: distante anni luce dalle classiche timbriche metal e hard rock, Mitch preferisce concentrarsi su un cantato espressivo e passionale, senza perdere di mordente nelle note più alte e nelle parti più difficili delle canzoni.
Insomma alla fine questi Fluid Sol risultano essere una band interessante dal sound tipicamente rock/pop oriented, ma assolutamente inadatta per chi come me, giornalmente, ascolta un altro tipo di musica. Personalmente consiglio questo disco ad un’audience magari più “open minded” e aperta quindi a produzioni di questo genere. Io torno ad ascoltarmi i Maiden.