Dopo l’uscita di “A Legend To Believe In“, Dany All, mastermind dei Synthphonia Suprema, ci illustra la sua nuova creatura: i Fogalord! Buona lettura!
Ciao, ben tornato su heavy-metal.it!
Ciao a tutti! E grazie dello spazio, è bello tornare alla casa del metallo!!
Cosa ti ha spinto ad allontanati dalla tua band madre per mettere in piedi il progetto Fogalord?
Guarda in realtà l’idea di fare una band Power-Epic è nata forse prima ancora dei Synthphonia Suprema, ma poi gli eventi mi hanno portato a fare due album con quella band, e il progetto Fogalord l’ho accantonato per anni. Nel 2007 invece ho deciso di concretizzarlo…ma naturalmente tra un impegno e l’altro ho avuto lunghi periodi di pausa nei lavori e il disco è stato ultimato solo nel 2012. Ma adesso conto di portare avanti la band in maniera molto più continuativa.
A quali band ti sei ispirato per questo progetto?
Bè naturlamente a Manowar, Rhapsody, Blind Guardian, Grave Digger, ecc..ma anche alla scena viking (Tyr, Ensiferum, Moonsorrow, Enslaved), anche se queste influenze penso si sentiranno maggiormente sul prossimo album. Sono anche un appassionato di Black Metal quindi certe sonorità, direttamente o indirettamente mi hanno influenzato, specialmente nelle parti più cupe del concept.
È stata la prima volta che hai cantato su disco? Come mai hai deciso di occuparti in prima persona delle parti vocali?
Beh la questione cantante è stata una delle maggiori cause del ritardo nei lavori, dato che il cd è stato fermo per quasi 2 anni, completamente registrato per la parte strumentale, proprio perché non trovavo nessuno che potesse ricoprire quel ruolo: non fraintendermi ho fatto almeno 10-15 provini ma chi per disponibilità di tempo, chi per soldi, chi per distanza, chi perché non mi convinceva, alla fine nessuno andava bene… Così ho deciso di cantarlo io. Avevo già registrato dei demo come cantante, in più collaboravo come cantante ‘semi-classico’ in un coro e in un gruppo vocale rinascimentale, quindi mi sono messo d’impegno per tirare fuori il massimo dalle canzoni che avevo scritto, e penso che se dal punto di vista tecnico potevo sicuramente trovare di meglio in giro, da quello interpretativo penso di aver centrato il bersaglio, anche perché sapevo esattamente cosa volevano esprimere i pezzi e ho cercato il più possibile di concentrarmi sulla storia e le sue atmosfere. Spero che questa passione passi anche all’ascolto, comunque ci ho provato!
Come sei entrato in contatto coi numerosi ospiti che suonano sul disco?
Molti li ho conosciuti nel corso di questi anni, come per esempio Pier Gonella che aveva già suonato con me sul debut album dei Suprema, altri li ho contattati per l’occasione, dato che la prima idea era quella di fare una specie di progetto solista/metal opera, ma poi le cose sono andate diversamente. Alex Lotta (ex-Rhapsody) l’ho contattato tramite un amico comune, e quando mi ha risposto di sì, dopo aver sentito alcuni demo dei pezzi, non potevo crederci!
Com’è nata l’idea di inspirarti alla storia della tua città, Carpi, per scrivere il concept dell’album?
Questa forse è stata la scintilla che mi ha spinto sin dall’inizio a fondare la band, dato che le prime idee sul concept incentrato su Carpi provengono addiritura da fine anni ’90. Diciamo che, sapevo fin dubito che nel caso fossi riuscito a mettere in piedi i Fogalord, sicuramente avrei recuperato il vecchio materiale sulla mia città e sarei partito lavorando su quello. Anche a livello musicale ci sono temi che ho scritto negli anni e che poi ho riadattato completandoli dal 2007, addirittura qualche parte arriva dai vecchissimi demo dei Synthphonia (che all’epoca non si chiamavano così e facevano power sinfonico)! La nebbia e le sue antiche leggende nella pianura padana mi hanno sempre affascinato e così è nato il tutto.
Come sei entrato in contatto con la Limb Music?
Loro mi conoscevano già dai tempi appunto dei demo che ti dicevo, e quando hanno ricevuto il disco finito si sono dimostrati molto interessati: la loro proposta è stata la migliore e quindi abbiamo deciso di firmare per loro, e credo sia stata un’ottima scelta.
Sei completamente soddisfatto del disco o col senno di poi avresti voluto cambiare qualcosa?
Ma guarda a dire il vero ci ho lavorato talmente tanto in fase di scrittura, arrangiamento e produzione che devo dire che a parte qualche dettaglio nel mix (ma sono proprio cazzate!) sono soddisfatto al 100%. Certo oggi forse lo canterei meglio, dato che ho continuato il lavoro e lo studio sulla mia voce e quella è stata di fatto la prima registrazione professionale che ho fatto, ma comunque sono estremamente soddisfatto di tutto.
Stai già pensando o lavorando a un seguito di “A Legend To Believe In”? Se sì puoi darci qualche anticipazione?
Sì il prossimo cd è a buon punto, almeno dal punto di vista della composizione direi che sia almeno ad un 60-70%. Poi ci sarà il discorso arrangiamento e produzione che occuperà un po’ di tempo…ma almeno stavolta non starò fermo 2 anni a cercare il cantante!! Per quel che riguarda i testi ti posso anticipare che sarà ancora un concept, con le stesse ambientazioni del debut, e la storia sarà legata a “A Legend To Believe In”, quindi non vi libererete facilmente del nebiùn! :-)
Riuscirete a fare qualche data dal vivo o Fogalord è da considerarsi solo un progetto da studio?
No, la nostra intenzione è quella di suonare assolutamente dal vivo. Come ti dicevo è partito tutto con l’idea di fare un progetto studio con molti ospiti, ma adesso le cose sono cambiate: siamo una vera band (bassista e batterista suonano con me anche nei Synthphonia Suprema) e speriamo di suonare live il più possibile, anche se oggi sembra molto difficile se non sei un grande nome o una tribute-band, purtroppo….
Se potessi scegliere un grosso nome da supportare dal vivo, chi sceglieresti e perché?
Direi i Manowar, perché sono sempre stati i miei idoli fin da ragazzino! E poi hanno delle casse della madonna! Vuoi mettere a suonare con il loro impianto audio!?!? Tutti quei watt al servizio della nebbia!!! E poi la birra! Ahaha!
Che musica ti piace ascoltare nel tempo libero? Sei affezionato ai grossi nomi del passato o ti piace scoprire band nell’underground?
Entrambe le cose: le grandi band vanno conosciute ma, specialmente negli ultimi anni, le cose migliori molto spesso si trovano nell’underground a mio modo di vedere…quindi cerco di non ascoltare sempre le solite 3 band ma di guardarmi intorno. Poi essendo anche un musicista classico (sono all’ultimo anno del conservatorio) mi piace spaziare molto anche nella Classica (Wagner è il mio artista preferito, e ho cercato per quanto possibile di introdurre certi rimandi alle sue tecniche anche sul cd dei Fogalord) e penso che entrambe le influenze si sentano nella musica dei Fogalord, almeno spero!
Chiudi pure l’intervista come preferisci.
Grazie a te per la bella rece e a tutto lo staff di Heavy-Metal.it per lo spazio che ci avete dato! Per tutti i lettori vi aspettiamo su www.facebook.com/fogalord o sul nostro sito www.fogalord.com! E se avete voglia di un oretta di epicità dato un ascolto a “A Legend to Believe In” Stay Epic and Follow the Fog!! Ciao!