Se si dovessero elencare i gruppi black metal che hanno lasciato il marchio più evidente sulla scena non avremmo difficoltà a nominare Dark Throne e Burzum su tutti. I Frangar ripescano dal seminato di queste band e comunque nel black metal norvegese gli stilemi sui quali basano questa demo dall’omonimo nome che è un lavoro marcio e oltranzista, ben suonato e prodotto. In questo lavoro i tempi più veloci si alternano senza forti contrasti a quelli più lenti che creano atmosfere sulfuree e non vi è netta predominanza di una parte sull’altra. Il cd è composta da 5 tracce di cui una, la conclusiva Unholy Black Metal, è la cover della nota canzone di marca Darkthrone. A parte quest’ultima e l’iniziale “Night Of The Black Metal” il tutto è cantato in Italiano, poche volte però si riesce a seguire i testi (Lupi Bianchi è quella più comprensibile), ma perlomeno il lavoro di arrangiamento è ben riuscito non essendoci molta differenza (salvo dove voluto) tra le linee melodiche qui proposte e quelle che siamo abituati a sentire in dischi di questo tipo. La produzione come detto è buona e forse anche un po’ troppo nel senso che i suoni sono leggermente troppo pieni e potenti e non si addicono alla perfezione all’atmosfera gelida e lugubre che regna per tutto l’ascolto. Nel gruppo militano membri della grezza Death Metal band The Tombers e questa può esserne una spiegazione. La prova dei 5 è comunque molto apprezzabile, su tutti i pezzi risalta “Frangar” per i bei riff, anche Lupi Bianche presenta un buon lavoro di chitarre anche se come canzone è un po’ più monotona rispetto alla precedente ma nel finale si distingue per la comparsa della chitarra in chiave solista. Il gruppo poi si trova a proprio agio a coverizzare una Unholy Black Metal che il sound di questo “Frangar” rende molto più possente dell’originale. Manca un po’ di personalità e varietà melodica nel lavoro che comunque è un buon punto di partenza ed una demo da non trascurare per i patiti del BM più lugubre e minimale.