Quando mi era stata proposta l’intervista ai Frozen Tears ho accettato immediatamente.
I Frozen Tears sono uno di quei gruppi che ho scoperto per caso (e come molte volte accade si scoprono delle ottime band sconociute) e l’ultimo album, “Way of Temptation”, è stato una vera e propria sorpresa; una forte influenza di Judas Priest con elementi di Iron Maiden e Helloween/Gamma Ray.
I nostri sono già al secondo lavoro sempre per la MegaHard, un’etichetta brasiliana che evidentemente crede molto in loro. Leonardo Taiti (chitarra) ha risposto alle mie domande alcune delle quali riguardanti la vita privata dei componenti del gruppo, e come noterete si è rivelato molto discorsivo e cordiale.
Ero curioso anche di sapere come sono i rapporti con un’etichetta così lontana da dove risiede il gruppo ma è meglio che vi lasci alla lettura dell’intervista per non svelarvi troppo.
Ciao Leonardo, per prima cosa fai un breve riepilogo della storia della band per chi non vi conosce.
Siamo nati nel 1997 e da allora abbiamo registrato due demo-tape e due cd ufficiali per la Megahard records.
La formazione ha sede a Firenze ma alcuni componenti non sono di questa città ma sono qui per motivi di studio come Mirko (il bassista) che e’ di Cagliari o Francesco (il tastierista) che e’ di La Spezia.
In questi anni abbiamo avuti diversi cambi di line-up e della formazione originale siamo rimasti solo io ed Alessio il cantante che tra l’altro e’ anche mio fratello. Nonostante questo lo spirito del gruppo e’ rimasto quello di suonare quel che ci piace fregandocene delle mode.
Avete un contratto con la brasiliana MegaHard, come siete arrivati a firmare per loro?
Tutto e’ nato grazie alle ottime recensioni ottenute dal nostro secondo demo-tape “Wasteland” in Brasile.
Siamo stati trattati benissimo su tutte le riviste ed in special modo su Rock Brigade, considerato il più importante giornale metal brasiliano. Siamo stati contattati dalla Megahard che ci ha chiesto di inviarle un promo e da lì e’ nata la nostra collaborazione.
Il vostro album è molto ispirato dalla musica dei Judas Priest con evidenti influenze di Iron Maiden e Helloween/Gamma Ray. Per me è stato una vera sorpresa.
Questi sono i vostri gruppi preferiti; ne avete anche altri? Magari non metal?
Sono pienamente daccordo con te sulla definizione della nostra musica. I Judas Priest sono un punto di riferimento per tutta la band. Io personalmente considero Painkiller un capolavoro assoluto. Amo molto i gruppi da te citati e sto seguendo con grande interesse la carriera solista di Halford. Mio fratello Alessio e’, come penso si possa intuire dal suo modo di cantare, un Halfordiano convinto. Lapo (il chitarrista solista) e’ un grandissimo fan dei Maiden, e ama anche tutto il metal anni ’80 dai Saxon a gruppi meno noti della scena inglese di quel periodo. Giovanni ama un po’ tutta la scena tedesca, Mirko oltre ai Dream Theater ed Angra ama molto anche Billy Sheehan, Michael Manring, S. Bailey e Jaco, mentre Francesco predilige il rock dei Doors e dei Deep Purple.
Come stanno andando le vendite dell’album qui in Italia e all’estero?
Qui in Italia il cd e’ uscito da pochi giorni grazie all’aiuto della Northwind ed alla distribuzione Self.
E’ ancora troppo presto per avere i dati. In Brasile invece sarebbe anche possibile averli, visto che il cd e’ uscito
prima dell’estate, ma nonostante le ripetute richieste alla Megahard non sono ancora riuscito a sapere niente.
L’unica cosa che so per certo e’ che il cd ha ricevuto in Brasile sia sulle web-zine che sulle riviste ufficiali valutazioni comprese tra l’ 8 ed il 9.
Avendo ricevuto poi una buona promozione sulle riviste ed avendo anche effettuato diverse interviste quando sono stato in Brasile penso che il cd difficilamente stia andando male.
Qual è per te la canzone che meglio esprime la vostra musica?
Il pezzo a cui mi sento più legato e’ “Walking throgh my dreams”, perche’ e’ un po’ quello che ha dato una svolta alla nostra musica, con strofe a passaggi più heavy, cantato screaming e ritornello melodico. Mi piacciono molto anche “The mad and The sad” e “A great day”, ma in generale sono soddisfatto di tutto il cd.
Bene ora come è mio solito vorrei curiosare un po’ nella vostra vita privata. Quali sono i vostri hobby?
Io sono appassionato di calcio, di viaggi e di lettura. Ultimamente sto leggendo libri storico-politici che mi
appassionano molto.
Alessio ama il canto, Lapo e’ un appassionato di moto, Mirko di lettura e surf, Giovanni di body building ed auto mentre Francesco di matematica (e fa bene! nda).
All’interno del gruppo com’è il vostro rapporto? Nel senso: vi frequentate anche al di fuori dell’ambito prettamente musicale?
Ci vediamo ma non abitualmente. Ognuno ha le proprie amicizie ed i propri impegni. Capita che ci troviamo a bere
una birra o due dopo le prove o andiamo a vedere concerti insieme, ma quello che ci unisce direi indipendentemente
da quanto ci frequentiamo e’ la grande passione per la musica e la grande voglia di dare il meglio di noi stessi.
Torniamo alla musica. Raccontaci come nascono i vostri brani.
Io e Lapo siamo i principali compositori dei pezzi, almeno fino ad oggi. Lavoriamo singolarmente alle propie idee
cercando di creare una struttura il più completa possibile; poi proponiamo il risulato ottenuto in sala prove agli altri
ragazzi e se l’idea piace ognuno comincia ad arrangiare il proprio strumento.
Avete in programma qualche concerto di supporto all’album?
Si, abbiamo programmato alcune date da qui a febbraio 2003. L’aspetto live e’ molto importante e speriamo che sia
possibile organizzare sempre un numero crescente di date. A febbraio faremo un concerto in cui vogliamo registare
anche alcuni brani da utilizare eventualmente come bonus tracks in futuro.
Siete soddisfatti della promozione che sta facendo la MegaHard di voi? Oppure data la lontananza dell’etichetta ci sono problemi?
L’etichetta sta facendo una buona promozione in Brasile che ho potuto constatare con i miei occhi durante il viaggio che ho fatto a Rio de Janeiro e San Paolo. Il problema e’ la comunicabilità con la label.
Nonostante esista un mezzo di comunicazione che io adoro che e’ internet, a volte sarebbe bene parlare di certe cose di persona.
Ci sono anche dei problemi per la promozione al di fuori del Brasile. La label e’ piccola e non può permettersi grossi investimenti, ma la sua politica ci ha fatto comunque trovare distribuzione in Italia e Germania il che non e’ poco.
Secondo te è un fatto positivo o ininfluente, che nascano webzine dedicate al metal? Reputi internet un metodo più efficace per farsi conoscere?
Ritengo che internet sia un mezzo fondamentale ai giorni nostri anche in campo musicale. Ti permette di raggiungere posti impensabili. Ho ricevuto e-mail da tutto il mondo partendo dalla Svezia passando per Taiwan, Canada, Perù, Indonesia ecc. Per quel che riguarda le web-zine, sono sicuramente il modo più rapido per divulgare informazioni e far conoscere il tuo gruppo, che sui giornali trova poco spazio. Un servizio utilissimo che spero abbia sempre più seguito.
Tu come ti poni di fronte al capitolo mp3: favorevole o contrario?
Io sono favorevolissimo. Sono un metodo eccezionale per raggiungere la gente.Io per primo vado nei siti delle band e scarico i loro mp3 per sentire che genere propongono. Le recensioni sono utilissime ma molto soggettive.
I gusti di un recensore non sono necessariamente uguali a quelli di chi legge la recensione.
Per farsi un’idea concreta di una band bisogna ascoltare la sua musica.
Purtroppo nel nostro sito attualmente non siamo in grado di importare più di 40-50 secondi di file mp3 per volta. Non so se in futuro metteremo direttamente un paio di pezzi su Vitaminic o se utilizzeremo altre strade, di sicuro vorrei mettere, a disposizione di chi li vuole scaricare, almeno due brani completi.
Siamo al termine e, come nostra norma, adesso avete uno spazio per cercare di convincere i lettori a comprare il vostro album. Forza sii convincente!
Come dicevo nella precedente domanda, il metodo migliore per giudicare i pezzi e’ di ascolatrli. Io invito tutti a scaricare gli mp3, per ora parziali, che sono nel nostro sito http://digilander.libero.it/frozentears oppure di recarsi nei negozi di dischi e se c’e’ la possibilità, ascoltare alcuni brani del cd. Io penso che sia il modo migliore per rendersi conto se il prodotto e’ valido oppure no.
Ti ringrazio per l’intervista.
Grazie a te per l’opportunità concessaci. Ciao a tutti i lettori.