A distanza di due anni dall’ottimo debut “Babylon Rockets”, tornano i Gemini Five e la loro irresistibile miscela di glam/rock catchy ed irriverente. Per questo seconda opera in studio, i quattro svedesi si affidano alle sapienti mano del producer Peer Stappe ottenendo un suono molto competitivo e cristallino, decisamente in linea con le maggiori produzioni internazionali del settore. Un punto di partenza non indifferente per questo “Black:Anthem”, album atteso da molti e sicuramente in linea con le aspettative iniziali: canzoni melodiche e facilmente assorbibili, refrain catchy ed attitudine dannatamente glam, potenziali hit da classifica, insomma tutto ciò che occorre per la buona riuscita di un album di tal genere.
Sulla scia dei connazionali Backyard Babies ed Hardcore Superstar, i Gemini Five si gettano a capofitto nel mondo del music business mantenendo fermi, però, i propri intenti iniziali: ovvero divertire e divertirsi. Si spiegano così le genuine intuizioni artistiche di “When The Body Speaks”, un po’ la “You Spin Me Around (Like A Record) del nuovo disco, “Flesh:For:Fantasy” o “Sinners Parade”, dal ritornello magnetico. Tutti episodi di lodevole fattura che bene rappresentano la qualità generale del prodotto in questione, qualità che non scema in nessun modo per tutto il corso dei quarantacinque minuti e passa di “Black:Anthem”, nemmeno sull’esperimento semi-acustico della conclusiva “Silent Night”.
Leggermente derivativi ma pieni di energia e passione, i Gemini Five sanno benissimo come muoversi all’interno degli schemi glam/rock del momento, partorendo una raccolta di canzoni memorabili ed assolutamente godibili nella loro repentina fruibilità di fondo. Nel far questo i quattro svedesi hanno sfoderato le proprie armi migliori (assoluta padronanza del genere, grinta, carattere) ed i risultati non si sono fatti attendere, immancabilmente ancorati all’aspetto più catchy e melodico della propria proposta. Un lavoro che conferma l’ascesa sempre più vertiginosa della band alle classifiche ed al circuito internazionale del settore, bissando l’ottimo exploit d’esordio targato ’03 e lanciando definitivamente il marchio Gemini Five nell’olimpo dei nomi che contano.