Eh sì, il caro vecchio Glenn… una sua uscita discografica, fino a qualche lustro fa, era veramente cosa rara, l’ex Deep Purple pero’ ora sembra averci preso gusto, fra partecipazioni illustri e progetti collaterali il funambolico Hughes trova il tempo anche per questo nuovo doppio live. Mettiamo subito in chiaro che qui si sta parlando di un personaggio di enorme spessore musicale, qualcuno potrebbe definirlo un dinosauro del rock, in realta’ Glenn e’ un musicista unico e dalla caratura artistica elevatissima; il suo illustre passato parla per lui, eccellente bassista e spettacolare cantante, una voce fuori dal comune ed un gusto per le venature funky che lo resero celebre cosi come i suoi duetti (non solo musicali ma anche “litigiosi”, ma questa e’ un’altra storia) con l’altro grande cantante di quell’era dei Deep Purple, ovvero David Coverdale.
Al contrario del biondo David la carriera solista di Glenn si e’ indirizzata verso una produzione piu’ costante soprattutto negli ultimi anni. Questo live e’ il giusto completamento del percorso fatto dal musicista, un live che ha il sapore di quelli indimenticabili degli anni 70, sia per la durata dei singoli brani che per l’impostazioni degli stessi, allungati ed arricchiti di quelle divagazioni che resero celebri i gruppi di quegli anni. Questo doppio disco e’ un promemoria chiaro e diretto di cosa sia Glenn Hughes e cosa sia la sua musica, l’emblema e’ sicuramente la sua versione di “Mistreated”, brano unico ed indimenticabile di quel Mark III di purpleiana memoria, al tempo cavallo di battaglia per l’anima blues di Coverdale e qui riproposto magnificamente da Hughes con l’aggiunta di quel particolare appeal sonoro tipico di questo musicista.
Tutto in questo live rasenta la perfezione, dalla prestazione dei musicisti all’incisione (dinamica e pulitissima). Insomma un gran bel live di un personaggio unico, un doppio da avere assolutamente sia per gli estimatori di Hughes che per quelli dell’hard rock in genere.