Dopo un album importante come “Under the sign of hell” ecco che i Gorgoroth ritornano investendoci con la loro consueta malignità. “Destroyer” segna un passo fondamentale nella carriera del combo norvegese in quanto è il primo album interamente confezionato per Nuclear Blast. Molti di voi potrebbero stupirsi poiche’ in questa release non compaiono melodie e innesti orchestral (trademark della casa di produzione tedesca) ma i fan di questa band sanno cosa aspettarsi: blasfemia, malignità e ottime blackmetal songs.
“Destroyer” è un album moderno che al tempo stesso stupisce per la coerenza con la quale è stato composto. Suoni al vetriolo e atmosfera volutamente “caotica” (non si spiegherebbe altrimenti l’utilizzo di ben due dei piu’ importanti studi di registrazione quali gli svedesi Abyss e i norvegesi Grieghallen) caratterizzano il lavoro di Infernus e soci. Sette soli brani a comporre un olocausto sonoro di puro impatto (compare anche come ghost track una splendida cover dei maestri Darkthrone, a voi scoprire quale…).
Un album cmq vario che trova al suo interno perle di tutto rilievo come nel caso “the virgirnborn” per il suo tanto cadenzato quanto malato mood. Sicuramente migliore di tutte le altre la title track: un composto di malignità e blasfemia sonora supportato da una sessione ritmica stranamente guidata da una drum machine.
Un lavoro, in conclusione, assolutamente coerente con quanto sviluppato fino ad ora dal gruppo: suoni al limite del rumore fine a se’ stesso e fermezza compositiva pienamente old-fashioned arricchita dalle violentissime grida di Pest e Gaahl. Consigliato a tutti coloro che cercano un album degno di essere etichettato come blackmetal.