Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Anders Rydholm dei Grand Illusion, il gruppo che sta per pubblicare il terzo lavoro “Ordinary just won’t do”, un disco che abbiamo ascoltato con non poco stupore visto l’enorme valore artistico e musicale. Autori di questo nuovo classico della musica hard melodica un gruppo variegato e particolare, capitanato dal polivalente Anders e completato da musicisti di prim’ordine, ma lasciamo la parola al protagonista…
Ciao Anders, abbiamo ascoltato l’ultimo lavoro dei tuoi Grand Illusion, “Ordinary just won’t do”, e lo abbiamo trovato veramente eccellente, un nuovo classico per l’hard melodico, ci racconti come e’ avvenuta la genesi di questo splendido disco?
Io scrivo tutte le canzoni, e inizio sempre dalla musica. Non sono mai partito da un testo. E le cose che innescano le composizioni variano molto. Puo’ essere un riff di chitarra o un accordo di piano, alcune volte succede che comincio a fischiettare una canzone in auto, sotto la doccia o in qualunque altro posto. Ho un piccolo registratore digitale dove registro queste idee, e’ piuttosto brutto sentirmi che fischietto, che strillo, che suono il piano o suono un riff pero’ cosi mi ricordo delle idee, se non facessi così non mi ricorderei nulla.
Alcune volte sono cose buone e cosi e’ semplice costruire una canzone su una di quelle idee, altre volte suonano veramente terribili. Ovviamente se non mi piace un’idea semplicemente non ci lavoro su, quindi le melodie e le musiche sono mie sempre. Ho usato diverse persone per scrivere i testi che trovi sul disco, Ola Karlsson, Steve Overland, Chris Ousey e Steve Newman mi hanno aiutato a mettere le parole sulle musiche, ho anche scritto due testi da solo anche se e’ una cosa piuttosto rara dato che non riesco a mettere giu’ idee per i testi. Queste collaborazioni pero’ sono utili visto che danno alle canzoni un appeal differente per ognuna di loro.
Parlaci un po’ dei componenti dei Grand Illusion, ci piacerebbe sapere dove avete trovato un chitarrista talentuoso come Trampe, personalmente l’ho trovato fantastico per stile ed energia, dicci qualcosa su di lui.
Per essere in grado di sostenere la data live al Gods nel maggio 2003, il primo in dieci anni, avevamo bisogno di un nuovo chitarrista solista. Roger Ljunggren che aveva suonato gli assoli su “View from the top” (precedente disco dei Grand Illusion uscito nel 2002 ndr) non poteva partecipare a quel concerto così ci siamo messi alla ricerca di un’altro chitarrista bravo almeno quanto Roger. Per farla breve abbiamo avuto problemi a trovare l’uomo giusto, pero’ ho avuto un consiglio da un liutaio che mi aiuta con le mie chitarre, lui mi ha parlato di questo nuovo giovane ragazzo, Ola (af Trampe ndr). Nessuno del gruppo aveva mai sentito parlare di lui, tuttavia abbiamo deciso di dargli una chance ad una delle nostre audizioni.
E’ bastata una sola canzone per realizzare che questo “ragazzino” aveva qualcosa di veramente extra e speciale rispetto agli altri chitarristi che avevamo provato nel corso degli anni. Ola e’ un chitarrista con ottime basi, ampie, spazia dall’heavy metal al rock, dal country all’AOR, dal jazz alla chitarra classica; insomma nomina un genere e Ola te lo suona in modo perfetto. Ha una grande tecnica, ma suona prevalentemente con il cuore, ha molto feeling, e non butta lì solo la solita massa di note (cosa che solitamente molti chitarristi heavy metal usano fare) lui suona melodie! Inoltre e’ un ragazzo molto divertente, e’ bello averlo intorno, cosi e’ stato facile capire che era uno come lui che cercavamo sin da quanto siamo partiti nel 1986.
Io e Ola lavoriamo molto insieme e penso che lo coinvolgero’ molto anche nelle cose che faccio fuori dai Grand Illusion. Abbiamo scritto una nuova canzone insieme e diventa sempre piu’ bravo!
I Grand Illusion si avvalgono di due cantanti (entrambi eccellenti), come mai questa scelta? Per diversificare il suono del gruppo? Come riescono a dividersi in modo equo le parti nelle varie canzoni?
Se noi abbiamo due ragazzi entrambi con una gran voce perche’ non usarli? Serebbe stato un peccato perderne uno. Peter (Sundell ndr) canta la maggior parte delle parti soliste, ma Per (Svensson ndr) lo aiuta spesso e volentieri. E’ la melodia stessa del brano che “decide” chi e’ piu’ adatto ad interpretarla. Per le backing vocals invece le registrano sempre insieme, mai uno o l’altro da soli, di solito registrano le rispettive parti due, tre e anche quattro volte per rendere il suono piu’ arioso e di impatto, probabilmente sarebbe diverso se registrassero separati, sarebbe meno preciso e non suonerebbe come adesso.
Per ha una voce molto varia, una gran voce con una estensione molto ampia, e’ impossibile stare con lui nella stessa stanza quando comincia a prendere le note piu’ alte. E’ veramente “musicale” e prende ogni nuova parte subito nel modo giusto. E’ incredibile anche Peter come estensione, non canta parti molto basse perche’ ha una impostazione naturale su toni molto alti, ha molta potenza e le note alte che prende lui con la sua voce naturale non sono comuni a molti altri cantanti nel mondo. E’ anche molto veloce in studio, sono molto fortunato ad avere due cantanti cosi bravi con me.
Cosa ci dici invece di te e del tuo partner ritmico, il batterista Christian Sundell?
Io e Christian suoniamo insieme sin dal 1986, ci conosciamo perfettamente. Christian e’ un gran lavoratore, solitamente registriamo la batteria dopo che tutto il resto e’ stato gia’ messo a punto, infatti le pressioni per lui sono molto alte, deve rimanere molto controllato per rimanere nel range delle canzoni, cosa molto difficile. Ma lui fa questo ed altro in modo perfetto, penso che sia perche’ e’ molto attivo come batterista, suona molto, fa da supporto per molti artisti e band in Svezia, anche per artisti molto famosi. Inoltre anche lui e’ un tipo molto divertente, quando e’ in giro ci divertiamo tutti molto.
In questo straordinario disco, come detto, ci sono molti testi (quasi tutti in effetti) scritti in collaborazione con altri artisti della Escape Music; gente del calibro di Chris Ousley (Heartland), Steve Newman (Newman) e Steve Overland (FM), dicci qualcosa in piu’ di queste collaborazioni che rendono sicuramente piu’ vario ed interessante il suono delle varie canzoni dei Grand Illusion.
Ola Karlsson e’ una persona molto importante in questo senso, in quanto nessuno nella band e’ abbastanza bravo da scrivere bei testi. Se non fosse stato per Ola non avremmo realizzato nessuna registrazione visto che ci saremmo bloccati al primo testo. Purtroppo e’ passato in una brutta crisi lo scorso autunno quando ha divorziato da sua moglie, ovviamente non aveva nessuna voglia e nessuna sensazione giusta per scrivere dei testi. Cosi Khalid Turk della Escape Music mi ha messo in contatto con Chris Ousley, Steve Newman e Steve Overland e loro mi hanno aiutato a scrivere i testi per due canzoni ognuno, io stesso ne ho scritte due come ti dicevo prima, principalmente perche’ Ola non aveva tempo e io volevo finire il disco.
Non ho dato nessuna direttiva speciale a nessuno per l’argomento dei testi, gli ho solo chiesto di scrivere qualcosa che combaciasse con le melodie e lo stile delle canzoni.
Il disco e’ prodotto molto bene, sappiamo che te ne sei occupato tu, sappiamo anche che Tommy Hansen (TNT, Pretty Maids, Helloween…) si e’ occupato del mixaggio. Avete profuso in questo disco molte energie e fatto un lavoro molto intenso, molta cura in ogni aspetto, vero?
Io ho registrato ed arrangiato tutto nel mio studio, dopo aver terminato abbiamo cominciato a discutere con il boss della nostra label, Khalid Turk, per quello che riguardava un ingegnere del suono da usare per il disco. Io volevo portare qualcosa di fresco e nuovo nel nostro suono, Khalid ha suggerito qualche persona ma insieme abbiamo deciso di provare a contattare Tommy Hansen, infatti tutti e due siamo rimasti entusiasti del suono del nuovo disco dei TNT (e ci credo… quel disco e’ una bomba sonora… ndr) mixato appunto da Tommy. Khalid ha organizzato tutto e ci ha permesso di lavorare con Tommy.
Il disco precedente “View from the top” aveva comportato ben quindici giorni e molte ore di lavoro per essere mixato, io e Tommy abbiamo mixato questo nuovo disco in soli nove giorni e non abbiamo neppure lavorato troppe ore al giorno. Pensiamo veramente che Tommy abbia contribuito a rendere il nostro suono piu’ bello e d’impatto, piu’ soddisfacente insomma. Inoltre e’ veramente una gran persona, e’ stato molto bello lavorare con lui e sono sicuro che lavoreremo ancora con lui in futuro.
Quali sono le principali influenze nella tua musica? Quali sono i tuoi artisti preferiti?
Moltissime band hanno influenzato me e la mia musica nel corso degli anni. Sono partito ascoltando gli Sweet, loro sono stati i miei primi eroi, poi sono diventato un gran fan dei Queen. Dopo questi ho seguito molto la musica West Coast con artisti come gli Airplay, David Foster, George Duke, Al Jarreau, Bill Champlin a molti altri in di questo stile. I Giant sono i miei favoriti nella parte piu’ rock della mia vita, pero’ ascolto molto anche i Kansas, Bon Jovi, Styx, Journey (tutti i migliori insomma… ndr) e molte altre band.
In effetti ascolto qualsiasi genere di musica, da Mozart all’heavy metal, non importa cosa sia l’importante e’ che contenga melodia. Se e’ solo un ritmo martellante che fa scuotere la testa non e’ musica che fa per me. Spesso torno indietro e ascolto i vecchi album che mi piacciono di piu’, e sicuramente sono canzoni scritte negli anni 70 o 80 (ok sei proprio un grande! ndr).
Avete in programma qualche tour? Cosa ne pensi del suonare live? C’e’ qualche possibilita’ di vedervi dal vivo in Italia?
Ci piacerebbe fare entrambe le cose, ma per farle bene ci vogliono molti soldi. La nostra band e’ praticamene sconosciuta e l’unica chance per noi di fare concerti o tour e’ di fare molti festival, tuttavia e’ difficile inserirsi anche nei festival. Conosci qualche manager che sia in gamba ed onesto al tempo stesso?
Probabilmente sarebbe piu’ facile per noi se fossimo una band heavy metal. L’AOR non riesce ad avere un pubblico molto numeroso ancora, noi dovremmo avere il supporto della label per cercare di partecipare a qualche festival altrimenti la vedo dura. Dovremmo intanto fare delle date in Svezia, a partire dal party per la presentazione del nuovo disco, sabato 7 Agosto. Ti prometto che verremo in Italia per suonare anche se non ti posso dire quando, per ora non possiamo pianificare ancora nulla.
Quali sono i progetti per l’immediato futuro in ambito Grand Illusion?
Come ti dicevo per ora sono in programma alcune date live in Svezia, vedremo a cosa porteranno, io continuo a scrivere nuovo materiale, al momento ho dieci nuove canzoni in fase di registrazione. Vedremo se andranno a comporre un nuovo disco dei Grand Illusion o qualcos’altro, ora e’ troppo presto per dirlo.
La prossima settimana la dedicheremo alla preparazione per il party di cui dicevo prima, sara’ divertente, le canzoni prendono una nuova vita quando le suoni dal vivo.
Ok Anders, abbiamo finito, chiudi pure questa intervista come meglio credi, per quello che riguarda me vi auguro buona fortuna, la redazione vi ringrazia per la disponibilita’. Grazie da Heavy-Metal.it, da me e da tutti i fan italiani.
Ti ringrazio molto Vincenzo, voglio ringraziarti per la bella recensione, ci fa sentire molto orgogliosi. Spero che un giorno saremo in grado di venire nella vostra bella nazione per suonare e non solo per vacanza. Vorrei venire lì adesso, l’estate svedese è la peggiore dal 1962 secondo gli esperti, fredda piovosa e noiosa. Cosa sarebbe mglio di una soleggiata calda Italia per suonare buona musica?