E’ per me un immenso onore poter recensire il nuovo album degli Handful Of Hate, una delle colonne portanti del metal estremo nostrano che ho sempre ammirato per la coerenza e perseveranza dimostrata negli anni, nonostante i tristemente noti problemi della scena undergound ( continui cambi di line up, etichette discografiche poco affidabili e quanto altro, per non parlare poi della maledetta esterofilia dei metallari nostrani ) che non hanno risparmiato neppure Nicola & Co.
Problemi che si sono perpetrati anche dopo l’uscita di “Vicecrown”, ma che solo la tenacia, la passione e la dedizione al lavoro hanno consentito di poter andare avanti e di trovare una nuova casa discografica in grado di poter supportare la loro musica, come nel caso della Cruz Del Sur.
“Gruesome Splendour” è un lavoro in linea con la produzione di casa Handful Of Hate: black metal di matrice svedese caratterizzato da ritmiche veloci e travolgenti, sostenute dal drumming poderoso di Gionata, insieme a Fog uno dei migliori batteristi che la scena black nostrana possa vantare, il quale sostiene in maniera egregia un guitar riffing più tagliente e versatile che in passato e reso ancora più corposo grazie all’ innesto del secondo chitarrista Geny. Ovviamente non ci troviamo di fronte ad un lavoro fatto solo di velocità esecutiva, infatti, il fattore sorpresa c’è e risiede nella capacità comporre partiture cadenzate, gelide e maligne che donano quella marcia in più tale da elevare l’album ad un livello superiore. Una caratteristica sempre presente nella loro musica, certamente, ma mai come in questo caso così convincente e che nei precedenti lavori fungeva più da riempitivo ( opinione personale, ovviamente); ascoltate “Grotesque In Pleasure, Rotten In Vice” “Spawn In Decadence” e la conclusiva “Ejaculation Dementiae” poi ditemi se non ho ragione. Gli Handful Of Hate si presentano ancora una volta in ottima forma, sfornando un lavoro aggressivo, maligno ma sopratutto più completo e professionale: una vera e propria lezione di black metal, alla faccia di certi sbarbatelli truccati che ….. vabbè, bando alle polemiche.