Dopo una lunga e gloriosa carriera con gli Harem Scarem, e a dieci anni di distanza dal primo lavoro, torna con Living In Yesterday Harry Hess, sempre per la nostrana Frontiers Records.
Il lavoro di Hess potrebbe essere descritto con tre parole: classe, melodia, emozione.
La classe si nota in ogni singolo passaggio, e nell’ottima scrittura dei brani da parte di uno dei maestri del genere rock melodico e romantico.
Tutte le canzone hanno come comune elemento la ricerca assidua di una musicalità semplice, raffinata, e sempre armonica con i testi. Testi che parlano della quotidiana vita di coppia, più dal punto di vista dell’abbandono, di una coppia con tutte le difficoltà dello stare insieme, o delle scelte da fare nel doversi/volersi separare.
Living In Yesterday è pertanto triste, con una malinconia accentuata in alcuni brani come in What If, It’s Over, Falling Down. Tutti brani bellissimi e che emozionano, che puntano al cuore e all’animo umano, ai sentimenti che tutti viviamo ogni giorno; dalla gioia alla tristezza ma tutti riferiti all’ambito relazionale di coppia.
Non mancano comunque brani più ottimisti come la bella e sentita I Live For You, la brillante Reach For You, la decisa dichiarazione di intenti di I Don’t Want You, la volontà di guardare al futuro di Living In Yesterday.
Harry Hess segna un decisivo balzo in avanti nella scrittura della sua musica, assolutamente sentita, in cui c’è un’unione perfetta e magica tra testi e musica. Senza dubbio uno dei lavori di rock melodico e mieloso più riusciti che abbia ascoltato negli ultimi tempi. Un album adatto a tutti, perché a tutti si rivolge, parlando di una delle cose più belle che c’è nel genere umano: l’amore, tra i suoi alti e bassi.