A pochissimi mesi di distanza dall’ottimo esordio “Precious time” tornano i teutonici Human Zoo con un album che bissa il successo del suo predecessore. Prodotti ancora una volta da Dennis Ward i nostri, con “Over the horizon”, ci regalano un dischetto dove la parola evoluzione è puro tabù: infatti, non aspettatevi nessun cambio di direzione rispetto a “Precious time”. Quello che andrete ad ascoltare una volta inserito questo disco nel lettore cd è semplicemente una miscela di hard rock e AOR amalgamata con gli stessi ingredienti che avevano fatto la fortuna del boombastico esordio.

Il sound degli Human Zoo è inoltre arricchito da interessanti inserti di sax che portano la band, grazie anche a un songwriting ispirato e maturo, a ergersi al di sopra della media attuale. Il combo teutonico, debitore di sonorità care a Pink Cream 69, Bonfire ed Evidence One, riesce a non fare della propria proposta musicale uno sterile plagio delle band appena citate anzi trae sapientemente spunto componendo canzoni di assoluto rispetto che fanno centro sin dal primo ascolto. La formula magica che sta alla base di “Over the horizon” sono melodie dall’ottimo gusto alternate a picchi di intensità emotiva davvero elevati che raggiungono il massimo in canzoni come la titletrack, con l’ottimo sax di Boris Matakovic in primo piano, con la veloce “Creatures of the night” e le ottime ballad, “Be The One”, “Lovin’ You” e “Endless Road” che si fanno ascoltare benissimo nonostante uno sviluppo un po’ troppo mieloso. Ancora “Want it”, “Hit the rock” confermano l’abilità dei nostri nel creare melodie vincenti e mai banali capaci di conquistare grazie proprio a un sapiente songwriting che mai stanca.

Un ottimo album dunque, assolutamente da avere per tutti quelli che amano l’hard rock melodico. “Over the horizon” conferma quanto di buon gli Human Zoo avevano fatto con “Precious time”. Un album consigliatissimo e da avere a tutti i costi.

A proposito dell'autore

Post correlati