Notevole debut album per gli aostini Illogicist (il cui demo “Polymorphism of Death” è stato già recensito dal nostro guru GDF) nonchè notevole conferma. Eh sì, il demo lasciava ben sperare… ed ecco oggi il frutto del loro sforzo. La musica naturalmente non si discosta da ciò che già proposero Death Cynic e Atheist, e quindi trattasi di una miscela di death/thrash imbastardita da tocchi jazz/fusion (da ricercarsi soprattutto nelle ritmiche); largo spazio a momenti strumentali quindi e largo spazio alle sperimentazioni, se così possono essere definite, sonore.
Già nell’iniziale “The High Price Of Confidence” molte sono le digressioni, molti sono i cambi di tempo e molta è la potenza che scaturisce dai solchi di “Subjected”. Mostruoso in certi frangenti il bassista (vedi ad esempio in “Every Stright Lie”), ottimo anche il lavoro dei chitarristi sia in fase ritmica che in fase solista, buona anche la batteria, che però poteva essere “pompata” di più in fase di produzione, infatti risulta un pò scarna e piatta per il genere, e discreto anche il cantato.
“Subjected” è un disco qualitativamente omogeneo, un buon debutto che non presenta nè gioielli nè momenti di stanca (cosa difficile). Mazzate come “Every Stright Lie”, un pugno nello stomaco, e “Knowledge Curse” (senza però dimenticare i toni oscuri della title-track “Subjected”) oppure la intricatissima “Dissonant Perspectives” rendono “Subjected” un must per gli appassionati del genere ma allo stesso tempo lo rendono troppo simile ad altri precedenti lavori.
Disco rivolto agli appassionati del genere che amano la pura violenza applicata alla melodia e alla ottima tecnica strumentale…. e soprattutto disco che fa ben sperare per il futuro.