Sebbene si presentano con un monicker “sfottibile”, scelta non proprio fra le migliori insinuerei, gli svedesi Incapacity (band che ingloba membri ed “ex” di Edge Of Sanity, Unmoored, Solar Dawn…) si sono rivelati per la sottoscritta, al contrario, una gradevole sorpresa.
Niente di particolarmente originale troverete in “9th Order Instinct”, il loro secondo full lenght, ma una coinvolgente scarica di adrenalina che vi farà scuotere inevitabilmente il capo e renderà ben lieti i nostalgici della vecchia scuola death metal svedese, di cui Dismember e primi Entombed hanno rappresentato i propri maggiori pionieri.
Ciò che davvero “vince bene” in questo platter è il repentino susseguirsi delle dieci tracce che lo compongono, una miscela esplosiva che molto è debitrice ai due grupponi sopraccitati, ma che sposa altresì elementi “più moderni” sempre rigorosamente made in Sweden ed addirittura ricordano le migliori uscite discografiche di Carnal Forge e The Crown (R.I.P.) in special modo.
“Wide Of The Mark” è il breve intro a cui fa seguito un vero e proprio massacro sonoro, regalatoci da una traccia-bomba come “Grand Future Disease” e che si snoda attraverso a pezzi al contempo meritevoli fra cui la successiva “Winged With Fire”, “File Under Torture”, “Cross-Fixed” per poi concludere in bellezza i suoi bei quaranta minuti di durata con “Overdose On Purity”.
Disco discreto, senza infamia e senza lode, che però possiede a suo favore un’abbondante, sorprendente dose di groove che lo distingue dalle attuali proposte discografiche simili. Dategli un’ascoltata …