Fantastic Voyage II: Destination Brain è il titolo originale di quest’opera di Asimov, persona su cui ritengo inutile sprecare parole essendo, per gli sconosciuti, il Tolkien della fantascienza; perchè questo titolo ? Semplicemente si tratta di una rivisitazione di Viaggio allucinante (Fantastic Voyage), libro scritto da Asimov come versione cartacea dell’omonimo film al quale si debbe attenere al momento della trasposizione.
Per venti anni lo scrittore attese la possibilità di poter riprendere in mano quella storia per rimodellarla nel suo stile, rispettando le regole minime della fisica rendendola la più verosimile possibile, fino alla creazione di Destinazione Cervello; dove i protagonisti verranno miniaturizzati ed iniettati all’interno di un corpo umano vivente alla ricerca della memoria creativa umana.
Un ottimo libro che vede Russia e USA dopo il periodo di guerra fredda dove le due potenze mondiali si contendono le più grandi scoperte in ambito scientifico, dove il primato non lo si vuole più ottenere sul campo militare ma intellettuale. Lo scrittore riesce bene a bilanciare con pro e contro le due nazioni dove nessuna supera moralmente l’altra, modi di porsi, contraddizioni e metodi rendono i due contendenti allo stesso livello. Una storia con alcuni colpi di scena che prosegue in maniera costantemente interessante, lo scrittore spinge volontariamente sulla pesantezza di alcuni comportamenti dei personaggi ottimamente caratterizzati: Dezhnev con i suoi continui proverbi paterni, l’iniquità di Morrison, le diatribe personali tra Kaliinin e Konev. Tutto si amalgama bene nella storia soprattutto per la resa dei conti nel finale del libro.
Consigliato assolutamente anche per coloro che non si avvicinano per la prima volta ad Asimov.