Alla veneranda età di cinquantasei anni, il nonnetto dell’hard rock melodico Joe Lynn Turner registra il suo decimo disco solista, dopo aver cantato per Rainbow, Deep Purple, Malmsteen e decine di altri progetti tra i quali va sicuramente ricordato il famigerato Hughes Turner Project.
Il tempo, dunque, sembra proprio non passare mai per il cantante di New Jersey, ancora una volta pronto a scaldare i cuori dei suoi numerosi estimatori.
Con “Second Hand Life” Joe Lynn Turner compie una lievissima virata verso l’hard rock melodico che lo ha reso celebre in passato, quello impreziosito da arrangiamenti di classe e velate puntatine in territori aor. Non a caso, l’intero disco è stato scritto a più mani con vari esponenti di spicco del settore, tra i quali il grandissimo Jim Peterik (Pride Of Lions, ex Survivor) e Ritchie Blackmore, che ha impiegato il proprio genio artistico sulla stupenda “Stroke Of Midnight”. Un disco di spessore, dunque, che si dimena con destrezza tra i momenti più ruvidi di un certo hard rock di qualità e le dolci melodie dei passaggi più delicati, come nelle melliflue “In Your Eyes” e “Love Is On Our Side”. A tutto ciò si deve aggiungere un gusto pressoché inattaccabile per i refrain ad effetto ed una prestazione corale da capogiro, in cui spiccano per ovvie ragioni la voce calda e potente dell’ottimo Turner e la fantasia musicale del chitarrista Karl Cochran. Un connubio pressoché perfetto di esperienza, mestiere e talento forgiano dunque questo “Second Hand Life” sin dalle proprie fondamenta, riuscendo nell’ardua impresa di confezionare un lavoro ispirato e coinvolgente per tutta la sua durata di fondo. Un percorso molto eterogeneo, che si snoda tra gli aspetti migliori del Turner solista e che riprende, almeno in minima parte, qualcosina anche dai Rainbow dell’amico Rirchie Blackmore. Tante e di qualità le possibili hit di questo lavoro, tra le quali vanno assolutamente segnalate l’iniziale “Love Is Life”, “Sweet Obsession”, dai rimandi a stelle e strisce, e la spettacolare title track, in cui Turner e compagni danno il proprio meglio sia in fase di songwriting che d’ arrangiamento.
Poco altro da aggiungere, dunque, sul ritorno in grande stile di uno dei più apprezzati e venerati cantanti hard rock del mondo, tra i pochi a rimanere sulla cresta dell’onda per ben trent’anni di carriera musicale. Bentornato Joe…