Vera e propria istituzione del panorama metallico internazionale, Jon Oliva (Savatage) si trova già al secondo disco ufficiale in studio con il suo progetto solista Jon Oliva’s Pain, al debutto nel 2004 con l’album “Tage Mahal”.
Come accadde per questo, e per tutti quei lavori che in qualche modo sono legati al monicker Savatage (Caffery, Circle II Circle), anche “Maniacal Renderings” si rifà più o meno direttamente all’icona heavy/hard rock degli ’80, in questo caso appesantendo ancora di più il sound generale rispetto al proprio predecessore. E’ evidente, a questo punto, che il buon Jon non sappia proprio svincolarsi dal proprio passato musicale, ancora una volta carismatico e coinvolgente a livello vocale ma tremendamente derivativo in fase di composizione ed arrangiamento. Questo, è ovvio, non è necessariamente un male per i die-hard fan dei Savatage, da anni ormai in attesa del nuovo lavoro della band dopo lo scialbo “Poets And Madman” del 2001. Discorso completamente opposto, invece, per tutti coloro che si aspettavano da Jon una svolta verso altri territori musicali o perlomeno un quadro della situazione più fresco e personale, in grado di valorizzare in maniera differente le immense doti artistiche del pianista/cantante.
Di questo “Maniacal Renderings”, dunque, ci rimane ben poca cosa: una manciata di brani molto buoni (“Through The Eyes Of The King”, “The Evil Beside You” e la stessa title track, tra gli altri…) e la magra consolazione di vedere all’opera un Jon Oliva aggressivo e potente come ai vecchi tempi.
Ps: alcuni riff di “Maniacal Renderings” sono stati estrapolati da vecchi nastri inediti appartenenti a Criss Oliva (compianto fratello di Jon) registrati durante il periodo di “Hall Of The Mountain King”.