“Five Shots From Underground”: Cinque domande Cinque al Top Demo di Heavy-Metal.it !
Salve ragazzi, raccontateci la vostra storia e presentate il gruppo.
Prima di tutto grazie per la recensione: per noi significa molto anche perché è al concretizzazione di un lavoro e di una collaborazione che va avanti da diversi anni.
Che dire del gruppo? Dobbiamo andare indietro di parecchi anni, quando le basi dei Kabal venivano gettate del Garage di Luca (chitarra), lì è nata la passione per il metal.
Parliamo dei primi anni 90, da lì, sotto vari pseudonimi, questo progetto è cresciuto nelle mani del “blocco storico” della band: Luca (chitarra), Manuel (chitarra) e Cristiano (batteria) – citiamo “Westelandeath“, “Iodio”.
Nel 2000 l’incontro tra me (Michele – voce) e Luca (chitarra) nella cover-band “Overdream” diventa il
trampolino di lancio per la nascita dei KABAL; dopo diversi anni e un’ottima attività live come Overdream (gruppo ancora vivo e vegeto) decido di lasciare il pianeta cover per dedicarmi a un progetto originale. Luca è ben contento di seguire questa idea e, da un inizio un po’ sperimentale di sole registrazioni, riuniamo i vecchi “compagni” :
Manuel e Cristiano…in un secondo momento arriva Simone (Basso) e Daniela (voce femminile) – I Kabal sono nati nel 2003 con il preciso intento di fondere le nostre diverse esperienze/influenze musicali rimanendo fedeli al “classic Metal” senza troppe contaminazioni elettro/pop .
Partecipiamo a diverse manifestazioni e le nostre performance live sono sempre viste di buon occhio dalla
critica, vantiamo live all’ex Transilvania di Reggio Emilia, in clubs Milanesi, la partecipazione a diversi
contest in cui la nostra voglia di confrontarci con il pubblico traspare. In generale l’idea che abbiamo noi della musica è sempre comunque contatto con le persone, non ci siamo mai considerati “divi”, ma, anzi, vogliamo proprio “smitizzare” questo concetto troppo accentuato in questi ultimi tempi nel panorama musicale nazionale e internazionale … chi fa musica deve dare a chi ascolta tutto se stesso e raccontare le emozioni tramite le proprie canzoni.
Attualmente la formazione è la seguente:
Michele (voce)
Luca (chitarra)
Manuel (chitarra)
Cristiano (batteria)
Purtroppo, per motivi personali, Simone (basso) e Daniela (voce femminile) hanno lasciato la band e ora siamo alla ricerca di un nuovo bassista…cogliamo l’occasione per invitare chiunque fosse interessato a farsi avanti!!!
Su cosa basate principalmente i vostri pezzi e quali sono i vostri punti di riferimento ?
I nostri pezzi si basano sempre e comunque su nostre “esplorazioni mentali” : di solito partiamo componendo
la musica, da lì, dalle sensazioni che suscita il brano, nasce il testo.
Un esempio: Ray of Light – nasce da questa melodia incalzante che mi ha subito fatto pensare a un campo di
battaglia, a qualcuno che racconta il proprio disagio nell’essere lì, agli orrori che, ogni giorno, è costretto a subire e infliggere…poi il ritornello: quello da un po’ di respiro…un po’ di speranza e nel testo si nota un filo di luce nel buio di questa guerra.
Cosa non ti piace del metal in Italia e cosa cambieresti ?
Una cosa negativa del Metal Italiano è la mancanza di visibilità; molto spesso i gruppi metal Italiani sono
realtà ottime sia musicalmente che tecnicamente ma rimangono nell’ombra dell’anonimato, le radio, i
programmi tv, e, in generale, tutti i mass-media sono totalmente insensibili a questa corrente musicale “di casa nostra” mentre, paradossalmente, danno risalto a gruppi (che potremmo definire imbarazzanti) solo perché vengono dall’Inghilterra o dagli USA. Non ultima è la poca considerazione delle case discografiche e la refrattarietà da parte dei clubs live a fare esibire i gruppi emergenti…insomma qui nessuno vuole “rischiare” nulla…meglio una bella cover-band che un gruppo di rarazzi che si fa il culo per comporre qualcosa di proprio. L’unica salvezza e come sempre il Web e siti come il vostro.
Miglior gruppo italiano e più sopravvalutato gruppo italiano ?
Nel metal se ne possono elencare tanti, ma ci limiteremo a tre: Death SS, e Labyrinth e Vision Divine.
Secondo noi i Lacuna Coil, bravi, ma sopravalutati.
Cosa ti ha dato la musica e cosa vorresti darle tu ?
La musica ci ha sempre regalato la possibilità di esprimere quello che sentiamo; è il trampolino per le
nostre emozioni che, speriamo, arrivino fino alle ultime file dei nostri concerti…e, appunto, vorremmo dare alla musica un piccolo contributo anche se risulta un po’ presuntuoso come obiettivo…ma sognare non costa nulla.
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