Prendo sottobraccio Elena, decisamente più spigliata di me nell’interloquire in lingua inglese, e la “costringo” a porre a Kee le domande che avevo preparato, prendendo spunto dalle mie reali curiosità e da quelle dei membri del fan club. Formazione in campo: Chris Catena ,suo manager italiano e organizzatore della serata, seduto sulla “fascia destra”, Elena e Kee Marcello a “centro camp…”ehm volevo dire tavolo, me accanto ad Elena e di fronte a Chris. Una sorta di tavola rotonda. Si parte con la prima domanda !

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Ti abbiamo visto suonare molto spesso in Italia ultimamente, tra concerti e clinics: hai una relazione speciale con l’Italia? C’è qualcosa della nostra nazione che ti colpisce particolarmente?
Si, amo molto l’Italia e vengo volentieri a suonare nel vostro paese. Ho un rapporto speciale con l’Italia, consolidato già dai tempi in cui suonavo con gli Europe. Abbiamo toccato molti posti: Roma, Milano, Genova, Viareggio. Bei ricordi, davvero.

Tu e gli “Easy Action” state mietendo successi su successi. Grande entusiasmo del pubblico al concerto di sabato 24 maggio 2008 a Ullevi, un sedicesimo posto di tutto rispetto nella classifica nazionale. Come ti senti?
(Rivolto a Nadia): Ti vedo informata! Beh si, quello di Ullevi è stato un bellissimo concerto e, per di più, dopo il concerto, abbiamo venduto moltissime copie del nostro ultimo CD, più di 10.000. Purtroppo ci rammarichiamo del fatto che non tutte le copie vendute siano state conteggiate dagli stilatori della classifica dei CD e singoli più venduti. Ma siamo fiduciosi e contiamo di salire presto di posizione nella top ten. C’è ancora tempo. Siamo già molo soddisfatti, e una nostra canzone è stata utilizzata per la coppa del mondo di motociclismo.

Il nuovo singolo degli “Easy Action” si intitola “Jack is back”. Ma chi è Jack?
Jack è il simbolo dell’alter-ego del gruppo, della parte creativa e audace della nostra anima che in più occasioni viene fuori, quando meno te l’aspetti. E poi vuoi mettere la comodità di dare la colpa a Jack quando ti accusano di aver commesso qualche marachella? Pensa che, se soffi la moglie a un marito geloso e lui se la prende con te, tu puoi rispondere: “Non sono stato io. È stato Jack!”.

E ora parliamo di te. Molti fans attendono il tuo prossimo album da solista. Quanto dovranno aspettare prima che venga pubblicato?
Beh, non molto, L’uscita è prevista per Gennaio 2009.

Ti vediamo spesso coinvolto in numerose e importanti attività di beneficenza. Quanto è importante per te l’impegno in tale campo?Pensi che la musica possa contribuire a promuoverla?
Beh, sì, la beneficenza è un aspetto molto importante e credo fortemente che il mondo della musica possa contribuire a promuovere una consapevolezza sempre crescente nelle persone. (Nadia gli ricorda i nomi di alcune associazioni in cui Kee è impegnato, come la “Kee Marcello shredding for charity” e la pagina myspace dedicata a tali attività, e Kee replica:) Sì, anche se alcune di esse portano il mio nome e mi vedono come testimonial senza che io ne sia direttamente coinvolto. Ad ogni modo, credo che sia importante offrire il proprio nome a sostegno di tali iniziative. Per quanto riguarda poi l’attività di beneficenza cui mi dedico con maggior impegno, si tratta della lotta contro il traffico della prostituzione minorile. È terribile pensare che ci siano bambini che ogni giorno vengono rapiti dalle proprie famiglie e la propria vita per esseri rivenduti in paesi stranieri e poi sfruttati in questo modo ignobile.

In vent’anni cambiano tantissime cose. Come è mutato il tuo modo di concepire il successo da vent’anni a questa parte?
Moltissimo. Da ragazzo identificavo il successo con il riuscire a emulare la grandezza dei miei miti chitarristici. Ora voglio solo essere me stesso. È questo per me il successo, ora.

I giorni scorsi è recentemente scomparsa Michelle Meldrum (Moglie di John Norum, attuale chitarrista degli Europe). Vorresti condividere qualche tuo ricordo di lei con noi?
Beh, è terribile. Una vera tragedia, non ci sono parole per esprimere lo sgomento che si prova. Ricordo di averla incontrata una sola volta, a Los Angeles, quando era ancora la chitarrista delle Phantom Blue. Una persona deliziosa e una musicista di talento.

Come vedi il panorama musicale europeo odierno?
Preferisco non rispondere (e aggiunge una risata)

Come vorresti essere ricordato dalla gente?
(Kee ci pensa circa 3-4 minuti e risponde:) Sarà banale, ma vorrei essere ricordato semplicemente per il mio modo di suonare la chitarra.

Quale importanza dai al rapporto con i fans?
Enorme. I fans sono il carburante che permette a noi artisti di essere quello che siamo. È anche grazie a loro che abbiamo l’enorme possibilità di continuare a fare il lavoro che ci piace.

La tua esecuzione alla chitarra del famoso Volo del Calabrone è ormai leggendaria. Come mai non lo suoni più ai tuoi concerti?
Beh, l’idea di suonare quel pezzo venne dalla frequentazione con una bravissima violinista che me lo propose. Potrei dire che non lo suono più perché ormai è una sfida che ho già vinto. In realtà è un pezzo estremamente difficile e ho paura di non saperlo più suonare alla perfezione.

Non potevamo non porti questa domanda. La curiosità è tanta! Cosa pensi dell’ultimo album degli Europe?
(Ride di gusto) Ehm.. E’ ok!

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