Una delle migliori interpretazioni di crossover prodotte, in ambito italico, negli ultimi anni. Pur superando vari ascolti, armandosi di spirito critico ed inciampando su facili pregiudizi “da genere” non si può prescindere dal complimentarsi con i Keenants per un debutto con i fiocchi come quello rappresentato da ‘Let’s Start From The Beginning’.
Sospesi tra molteplici influenze, mai troppo forti ed irritanti, che spaziano da Deftones a Clawfinger, i cinque ragazzi riescono a dare alla luce un prodotto coinvolgente ma mai scontato, piacevolmente dinamico e qualitativamente egregio per la sua intera durata. I brani, aiutati da una produzione ideale, fanno presa sull’ascoltatore grazie ad una capacità di centrare intelligenti melodie che, pur essendo una costante dei brani, non ne scalfiscono l’aggressività conferendogli fascino ed identità. In un contesto come quello illustrato risulta immediato pensare a composizioni strutturalmente varie che spaziano dalla formula topica dell’accattivante “Waiting For God” (strofa serrata e d’impatto alternata a buonissimi refrain) a quella isterica, asimmetrica e sorprendente della title track (che, come altri episodi conclusivi, porta elegantemente alla mente i S.O.A.D. più riusciti). Una cura di arrangiamenti e particolari davvero elevata ed un background tecnico non trascurabile, materializzato in particolare da ritmiche impeccabili ed impegnative, fanno da fiocco ad un debutto di già lodevolmente confezionato.
Un prodotto nazionale da ammirare e tutelare per una competitività che non ha nulla da invidiare, da alcun punto di vista, alle più blasonate mondiali uscite del genere. Decisi, coinvolgenti ed antiprovinciali i Keenants fondano solide basi per un futuro che si prospetta più roseo che mai. Supporto!