Molti anni fa ebbi l’occasione di vedere questa band italiana live in quel di San Benedetto del Tronto di supporto ai Dismember e già all’epoca rimasi colpito dalla grande capacità tecnica e dal grande impatto dei Kenos. Da allora però, causa una mia mancanza di interesse nei confronti di un certo tipo di death metal, ne avevo perso le tracce, anche se i ragazzi di Busto Arsizio nel frattempo avevano pubblicato ben due full. Ora grazie alla sempre più attiva My Kingdom Music, mi è arrivato fra le mani questo “X-Torsion” e con molta curiosità mi sono accinto ad ascoltare questa nuova fatica, la terza per la band lombarda.
Si dice che il terzo lavoro è quello della consacrazione definitiva per una band, quello che dovrebbe rappresentare il definitivo salto di qualità e di maturazione e in effetti “X-Torsion” è un album di grandissimo spessore, che dimostra che i Kenos ormai sono diventati una band conscia delle proprie potenzialità, smaliziata e capace di scrivere canzoni coinvolgenti e di impatto, ma anche con un occhio al lato più easy. Quello che i lombardi ci propongono è un death metal compatto, con una giusta dose di melodia e con tanta tecnica, che però non è mai fine a se stessa, ma che si integra perfettamente con il mood dell’album, non rischiando mai di diventare un mero esercizio strumentale. In “X-Torsion” convergono le più disparate influenze, di certo la vena modernista e tecnica è figlia dei Meshuggah e Fear Factory, ascoltare ad esempio “Encounter”, mentre in questo contesto si inseriscono alla perfezione le influenze tipiche del sound di Goteborg, l’attacco della title track potrebbe benissimo uscire da “Slaughter of the Soul” degli At The Gates. All’interno del disco si alternano con grande maestria, parti tirate e spezzacollo, parti più lente e melodiche, al limite del gothic, grazie all’uso intelligente di innesti di tastiera o spezzoni di cantato lirico e pulito, che smorzano la furia del growl e dello scream come avviene nella “ballad” “Erocktika (Desert Dancing Raven Queen)”. Un album veramente sopra le righe da parte di una band che con il tempo è cresciuta e ha sviluppato una propria identità, in grado di non farli sfigurare di fronte a nessun paragone. Il passo decisivo da parte loro è stato fatto, ora tocca agli ascoltatori consacrarli definitivamente.