Il progetto Kyrbgrinder nasce per mano del talentuoso batterista dei Threshold, Johanne James, in questa sede impegnato anche nel ruolo di cantante e principale compositore della band.
“Defiance”, questo il nome del disco di debutto, si districa molto bene tra un heavy metal molto roccioso (dalle marcate escrescenze prog) ed una serie di influenze musicali prettamente moderne, che vedono rap e cross over fare ogni tanto capolino all’interno dei brani presentati. Un contesto sonoro molto particolareggiato, dunque, reso tale anche da una produzione musicale estremamente curata e da un processo di songwriting che sembra privilegiare a dismisura la componente più nevrotica ed aggressiva dei Kyrbgrinder. Brani come “Swallowed My Life”, “Not In My Name” e la stessa title track, infatti, rappresentano molto bene quanto detto poco fa, tre episodi a loro modo sintomatici di quanto un disco come “Defiance” possa convogliare rabbia e frustrazione con grande nonchalance. Anche quando i tempi si fanno più lenti ed avvolgenti, come in “My Heart Bleeds” e “Monster”, i Kyrbgrinder decidono di percorrere a loro modo i sentieri di un heavy metal sicuramente personale e ricco di sfumature interessanti. Per il resto, “Defiance” è un prodotto figlio del suo tempo, in grado cioè di assorbire quanto di buono proposto dal resto della scena musicale e di plasmarlo secondo i dettami di uno stile compositivo molto fresco e personale.
Non inventano niente questi Kyrbgrinder, eppure il loro è un album di debutto moderno ed al passo coi tempi. Quanto basta, assieme ad un gusto tutto personale per gli arrangiamenti, per consigliare questo “Defiance” a chi è alla costante ricerca di qualcosa che non sia ne scontata ne banale.