I Lake Of Tears sono, a mio avviso, una delle band piu’ sottovalutate in assoluto in campo metal. Autori di cinque dischi (l’ultimo dei quali pubblicato dopo essersi sciolti) sembravano ormai essere giunti alla fine del loro cammino, mentre invece con un nuovo contratto la band ha potuto riprendere il via, e fra poco uscira’ un nuovo lavoro.
Gia’, perche’ a quanto si legge in giro sembra che piu’ che da problemi interni le difficolta’ derivassero dalle poche vendite e dal poco appoggio della vecchia casa discografica, difficolta’ superate grazie al cambio di scuderia… Che questo sia vero o meno (in effetti i cd di questi ragazzi non si sono mai trovati facilmente e la band non e’ stata mai spinta molto, nonostante la proposta musicale sia sempre stata superiore alla norma), in ogni caso la mossa della vecchia etichetta mi lascia perplesso… perche’ pubblicare due cd di Greatest Hits (a quanto si capisce venduti separatamente, e la durata del cd che ho sottomano e’ di soli 52 minuti!) quando la discografia completa e’ composta da cinque lavori? E con che criterio sono stati scelti i pezzi? Il promo che ho in mano e’ quello del vol.2, contiene molte belle canzoni (i Lake Of Tears non ne hanno fatte poche, del resto…) prese soprattutto da “Forever Autumn” e “A Crimson Cosmos”, ma non si capisce il criterio della selezione (perche’ poi mettere “Down The Nile”, uno dei pezzi piu’ brutti dell’ultimo lavoro, e lasciare fuori “Return of ravens”?).
Se si guarda la tracklist del vol. 1 sembra che il 2 sia piu’ incentrato sui dischi nuovi e l’1 su quelli vecchi, ma in entrambe le selezioni ci sono canzoni che allora sarebbero state meglio sull’altro volume, e quindi i conti non tornano…
Insomma, la sensazione e’ che qua si stia cercando di tirare su dei soldi impunemente con dei prodotti realizzati in fretta e male… Del resto su due cd di roba selezionata piu’ o meno a caso non c’e’ neanche un inedito e sul forum ufficiale si parlava del fatto che la band non fosse stata minimamente interpellata riguardo a questa operazione. La situazione mi sembra percio’ chiara, e il mio consiglio e’ di lasciare questi due dischetti sugli scaffali, comprando invece qualcuno dei vecchi album (io apprezzo particolarmente gli ultimi tre, ma anche il secondo e’ bello, mentre il primo invece e’ ancora un po’ immaturo) qualora vogliate scoprire questa meritevole band.
Non voglio assegnare pero’ un’insufficienza, perche’ anche se questo prodotto mi da’ l’idea di essere scandaloso, tuttavia la musica del gruppo non merita di essere bocciata… e allora io assegno un 6 politico, ma cosa penso di questo “Greatest Tears” si dovrebbe essere capito. E adesso aspettiamo il disco nuovo…