Ci sono dei gruppi che con pochi album riescono a marchiare a fuoco l’anima di chi li ha ascoltati. Pochi, preziosi album che riescono a concentrare l’essenza di un genere in poche note, distillate con tale perizia da essere intramontabili ed irraggiungibili. Questo è il caso di “Enter The Moonlight Gate” e dei suoi creatori, i Lord Belial. Quasi tutti gli ascoltatori di quel disco sono concordi nell’affermare il livello altissimo toccato con quell’episodio dalla band svedese, un livello talmente eccelso da diventare quasi un peso per il futuro del gruppo. Da allora infatti i Nostri sono sprofondati in una situazione di stallo, sfornando album più o meno accattivanti, senza mai riuscire a trovare il feeling di una volta.Con “Nocturnal Beast” non siamo ancora arrivati alle vette di ETMG, ma siamo davanti all’album che ci si avvicina di più. I riff sono ispirati come poche altre volte, il black maneggiato dai Lord Belial profuma di anni ’90; le note di questa nuova tappa echeggiano il respiro delle foreste e dei venti gelidi del nord. Tra i brani non si hanno hits del calibro di “Lamia” o ballate acustiche come “Forlorn In Silence”, che accentuavano il sapore arcaico della musica, ma si può rimanere attoniti di fronte ad “Indoctrination of human sorrow” se non si pensa che il gruppo che l’ha concepita appartiene alla prima generazione di gruppi black. Un album insomma che pur nascendo a fine 2005 tiene a mente i dettami di dieci anni fa, senza per questo risultare stantio o superato. Le tenebre evocate dalle chitarre sono spesse, sinistre e pericolose. Il carisma di ogni singolo brano non ha l’ascendente di quelli del passato, ma la coerenza interna dell’album è forse superiore alle loro precedenti opere.
Spesso si declama l’incapacità di un gruppo di restare sul piede di marcia iniziale: non è questo il caso. Finalmente i Lord Belial stanno risollevandosi dal peso del capolavoro che concepirono nel ’97. Con “The Seal Of Bealial” si sono svegliati dal torpore che li ha colti per sette anni, con “Nocturnal Beast” stanno tornando ad essere le bestie assassine di sempre. Da provare per gustare il sapore degli anni ’90.

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