Sconosciuto praticamente a tutti fino al suo ingresso nei Vision Divine, Michele Luppi è riuscito nel giro di pochi anni a far crescere la sua notorietà all’interno del mondo metallico e oggi, dopo tre album di successo con la Visione italiana, un disco solista e la popolarità ottenuta con i suoi Mr. Pig, torna a far parlare di sé con un progetto AOR melodico che intreccia i suoi passi con sonorità tipicamente pop e melodie zuccherose e delicate. Los Angels è un album ben riuscito dove Michele, coadiuvato dalla sapiente mano di personaggi quali Greg Giuffria (House of Lords), Fabrizio Grossi (James Christian, Robin Beck, Vertigo), Frankie De Grasso e Tommy Denander (Radioactive), ci riversa in faccia undici brani affascinanti, caratterizzati da una squisita dose di dolcezza che sapranno sedurre sin dal loro primo ascolto. Undici brani di AOR melodico scritti da chi è stato ed è tuttora protagonista della scena hard rock, undici brani che sapranno afferrarvi per mano e condurvi in un mondo a sé stante dal quale sarà difficile tornare.
L’inizio dell’album colpisce diritto nel segno e “I will carry you”, con le sue tastiere frizzanti e pompose apre in maniera egregia un disco che mostra ben pochi lati negativi. Si prosegue con uno dei migliori brani e “I must be blind” ricorda molto da vicino i Survivor fino ad arrivare a un pezzo come “Thanks to you” lento in stile pop che presenta ottimi lati melodici anche se forse un po’ troppo sdolcinati. Brani come “Last chance” e “Run” dimostrano invece di possedere una marcia in più rispetto agli altri pezzi presenti sul disco, anche se sembra non dover mai arrivare quel brano o quei brani capaci di far fare il botto all’intero progetto. È il vero problema del disco è proprio questo, infatti, in altre parole l’impossibilità di trovare canzoni che riescano a sollevarsi rispetto alle altre, capaci cioè di brillare di vita propria. La linearità e la semplicità sono alla base di Los Angeles e anche “When you think at me”, “One more try” o “Caroline” non tarderanno a farsi apprezzare dagli amanti delle sonorità AOR ma sarà comunque ben dura che lascino un segno indelebile all’interno del vostro animo.
Los Angeles è un album dolce, privo di aggressività e violenza, un album che suscita sensazioni e sentimenti. Ancora una volta Luppi centra il bersaglio ed è assolutamente il caso di elogiare questo nostro cantante.
Un album ben riuscito ma che manca tuttavia di quel classico qualcosa che gli permetta di diventare unico tra molti. Consigliato in ogni caso a tutti quelli che seguono da sempre Michele e tutti i suoi progetti.