Cercano di prendere un po’ da tutto quanto “fa gothic” questi Lost In Tears, senza però riuscire a creare nulla di memorabile… “To No Avail” è infatti un polpettone in cui c’è di tutto, dai Katatonia di “Discouraged Ones” (sentite “Metamorphosis”) ai Lake Of Tears (ai quali deve qualcosa “Break Me Down”), passando per i Paradise Lost (ovviamente quelli di “One Second” e dischi successivi), i The Sisters Of Mercy (il cantato di “On The way” ricorda un sacco la celeberrima “Walk Away” di quel gran disco che è “First And Last And Always”) e persino gli U2 degli ultimi lavori (che mi vengono ricordati dall’attacco della già citata “On The Way”)… tutto questo poi parlando solo delle prime canzoni! Proseguendo nel disco la situazione comunque non cambia, in seguito infatti viene fuori pure un po’ di growl, si pensa ancora diverse volte ai Katatonia e ai Paradise Lost, può sembrare che emerga lo spettro dei Crematory o quello dei The 69 Eyes di “Paris Kills” (che comunque devono moltissimo a loro volta ai The Sisters Of Mercy) e mi fermo qua, ma il giochino potrebbe continuare (con i Moonspell o i Sentenced, per esempio)… Che poi a dire il vero i pezzi di questo “To No Avail” non sono brutti, solo che come avrete capito mancano parecchio di personalità (anche richiamando tante band diverse non è che si crei una miscela originale), col risultato che l’ascolto scorre piacevolmente senza però lasciare mai il segno (inoltre il cantato non sempre riuscito non migliora le cose).
Giunti a questo punto non mi è troppo difficile valutare un disco del genere, che si prende il solito 6 che assegno ai dischi non brutti, ma sostanzialmente “inutili”. Se non siete mai sazi di dischi gothic comunque potete fare un pensierino a “To No Avail”, in caso contrario i Lost In Tears non sono di certo un acquisto imprescindibile.