In occasione della recente data di Trezzo d’Adda, abbiamo avuto il piacere di intervistare Luca Turilli che, col solito entusiasmo, ci svela tutti i segreti dei suoi Rhapsody!
Ciao Luca, come sta andando il tour per ora?
Sopra ogni aspettativa! Considerando la crisi che c’è, lo slipt con Rhapsody Of Fire, pensavamo di andare allo sbaraglio! Invece è stato fantastico! Il massimo è stato ieri nella data di Bologna, per ora. In fans italiani ci hanno accolto con grande calore. Ci sono stati dei momenti bellissimi in cui abbiamo visto addirittura della gente piangere in certe parti dello show…è stato qualcosa di incredibile, veramente!
Come sta ora Dominique?
Adesso è il momento più duro… abbiamo avuto una gran fortuna a non averlo perso definitivamente come chitarrista…sarebbe bastato un taglio in una direzione diversa e avrebbe potuto perdere per sempre l’uso della mano… Adesso ha solo un problema col pollice. Gli hanno ricostruito tutto, e ora ci vorrà comunque un minimo di riabilitazione di circa sei mesi. Lo aspetteremo per i festival estivi, anche se sarà dura… Speriamo sicuramente di averlo per il ProgPower USA di Atlanta, per il settembre del prossimo anno.
Non hai mai pensato di sostituirlo per questo tour?
Mai! Mancavano circa cinque settimane all’inizio del tour e non c’è stata alcuna esitazione… Sarebbe stato qualcosa di brutto verso Dominique, che infatti ha apprezzato tantissimo la nostra decisione di non sostituirlo… Avendo già Alex Landenburg come nuovo batterista e Alessandro (Conti, ndPerf), il nuovo cantante, non abbiamo ritenuto opportuno chiamare una terza faccia nuova… Vogliamo che la gente ci riconosca sempre come Rhapsody! Per cui alla fine abbiamo optato per questa soluzione.
Dedichiamo ogni concerto a Dominique, lo sentirai anche stasera, perché per noi l’incidente è stato qualcosa di sconvolgente…se fossi all’interno della band capiresti il perché… Dominique è stato sempre fondamentale per noi, grazie a lui siamo andati in tour la primissima volta…ci ha sempre aiutato in modo incredibile! Non averlo ora con noi è qualcosa di strano…cerchiamo di andare avanti così, anche se non è il massimo… Comunque lo stiamo aspettando!
Ho sbirciato la scaletta delle precedenti date e ho visto che hai inserito molti vecchi brani (la cosa mi ha fatto piacere!). Con che criterio hai scelto i brani per questo tour (oltre ovviamente ai nuovi pezzi da promuovere)?
Ovviamente il nuovo disco deve esserci…quello che posso dirti è che è stata una scaletta veramente difficile! All’inizio pensavamo di suonare quasi due ore e mezza! Sarebbe stato l’unico modo per proporre tutte le canzoni che avremmo voluto suonare! Ma essendo un tour con altre tre band (Freedom Call, Order Ogan e Vexillum) abbiamo dovuto rinunciare a qualche pezzo. Posso dire che le canzoni che non suoneremo in queste date saranno riproposte sicuramente nel prossimo tour. Questa volta non faremo l’errore che abbiamo fatto in passato io e Alex Staropoli di far passare troppo tempo tra un tour e l’altro… Non sempre per colpa nostra devo dire, spesso per volontà altrui e per scelte manageriali sbagliate…
Questa volta offriremo anche alcune canzoni dai miei dischi solisti e qualche canzone dai vecchi album… Grazie alla voce di Alessandro possiamo veramente farlo visto che alcuni vecchi pezzi sono stati composti con tonalità altissime, con linee vocali molto difficili ed è sempre stato molto arduo riproporle dal vivo. Senza nulla togliere a Fabio Lione che è un cantante straordinario, posso dire che stile vocale di Alessandro si sposa benissimo con questi vecchi pezzi ed è quindi fantastico riproporli dal vivo dato che sono rimasti nel cuore, sia a me, che a moltissimi fans.
Dopo le date in Europa sono previsti altri show extra-continentali?
Sì certo, l’abbiamo denominato “Cinematic World Tour” proprio perché, in questa prima parte, suoneremo in Europa (e probabilmente ci ritorneremo), poi partiremo per Russia, Giappone (tenteremo di riconquistarlo!), Sud America e Nord America. E, come ti ho anticipato, ci sarà l’importante appuntamento da headliners il 5 settembre al ProgPower di Atlanta. Per noi è fantastico! Band come Kamelot ed Epica sono venute fuori da lì!
Mi sembra che questo show sia anche importante dal punto di vista visivo. Pensi che registrerai qualcosa per del materiale video?
Ormai puoi avere tutto tramite internet e YouTube, quindi le case discografiche non sono più così interessate a queste uscite live. Ad ogni modo vogliamo usare lo stage e la scenografia per presentare questa nuova versione dei Rhapsody ancora più “cinematografica” di quanto non potesse essere prima. Già io e Alex ci abbiamo provato ma eravamo piuttosto vincolati da questa saga fantasy e quindi se non hai un budget tipo “Lord Of The Rings” e anche inutile che tenti di provarci! Adesso con questo nuovo disco e queste nuove canzoni che passano dal fantasy alla meccanica quantistica possiamo sbizzarrirci grazie a questa collaborazione con la DreamDay Media… E questo è solo l’inizio! Vogliamo veramente investire nei concerti perché pensiamo che siano il futuro dei Rhapsody.
E invece il disco ha ottenuto buoni risultati? Ho visto la Nuclear Blast spingere molto su questo album.
Fantastico! Pensa che nella prima settimana abbiamo venduto oltre 13mila copie! E per noi è stato un risultato clamoroso! Quasi inaspettato, considerando anche lo split con Alex… Ci chiedevamo come potesse andare, ma i fans hanno risposto benissimo! E sono sicuro che premieranno anche miei amici dei Rhapsody Of Fire nella stessa maniera. Tra di noi non c’è nessuna competizione, come ho detto al tuo collega qualche mese fa (eh Stefano!? ;-) ndPerf), anzi ci auguriamo tutto il meglio l’un con l’altro. Adesso ho trovato la mia famiglia con Alessandro, Alex Landenburg ecc… Sento proprio l’energia, l’alchimia tra di noi, che ci permette di andare oltre gli ostacoli per dare il massimo delle nostre potenzialità.
La Nuclear Blast ci ha creduto da subito dandomi veramente carta bianca e per questo li ringrazierò sempre! Anche perché hanno creduto in noi quando avevamo problemi legali (ti confesso che allora si parlava addirittura di scioglimento della band dato che la situazione era davvero terribile!). Una volta terminata la nostra saga assieme, abbiamo deciso di sbizzarrirci ognuno per proprio conto rimanendo però amici. La Nuclear Blast ha fatto un qualcosa di incredibile a livello di promozione e siamo riusciti ad arrivare 32esimi in Germania (solo una posizione inferiore a “Power Of The Dragoflame”, si parla dei tempi d’oro del mercato!) quindi per noi è stato fantastico.
Hai già pronto del nuovo materiale?
Sì, anche perché adesso ho lasciato perdere il mio discorso solita e posso dedicarmi 24 ore al giorno a questi Rhapsody, quindi questo ti fa capire che già adesso c’è del nuovo materiale pronto.
Ora però vogliamo concentrarci al 100% su questo nuovo album e vogliamo riuscire a suonare tutte le canzoni del disco. I brani che sentirai stasera possono essere considerati come la prima parte mentre l’ipotetica seconda parte la vogliamo suonare prima di rilasciare un nuovo album. Considera stiamo lavorando anche per portare i Rhapsody al di là del confine prettamente musicale, nel senso di collaborazioni a livello cinematografico, televisivo ecc… Insomma ci sono tante cose che bollono in pentola!
Nei Rhapsody / Of Fire ti abbiamo anche conosciuto per le due lunghe saghe sulle “lande incantate”. Come intendi procedere con questo nuovo corso? Pensi che scriverai lunghe saghe oppure ogni disco avrà una storia a sé?
No, dopo oltre dieci anni su una saga così lunga ora sento proprio il bisogno psicofisico di esprimere differenti emozioni scrivendo canzoni completamente diverse l’una dall’altra. Ecco perché una canzone come Tormento E Passione, che ha tanto successo in Francia e in Italia, è completamente diversa da una Dark Fate Of Atlantis per esempio.
In alcune interviste Fabio Lione ha manifestato il suo disappunto sull’utilizzo del nome e del logo Rhapsody. Qual è la tua opinione in tal senso?
Questo è stato assolutamente necessario perché sia io che Alex ci abbiamo messo davvero veramente tutto (anche a livello economico) per creare questo marchio quindi entrambi abbiamo il diritto di usarlo e ci supportiamo a vicenda per fare in modo che entrambi possano averne beneficio. Quando abbiamo deciso di separarci ci è sembrato assurdo che una delle due parti dovesse rinunciare a questo nome per il quale abbiamo lottato per oltre quindici anni.
Quindi non è stata l’etichetta a decidere in tal senso?
No no, è stata una cosa totalmente amichevole decisa tra di noi in modo da avere entrambi le stesse chance, al di là della proposta musicale.
Luca, coi Rhapsody Of Fire non ci sei mai riuscito, ma pensi che in futuro riuscirai mai ad esibirti con un orchestra?
Tra le tante opzioni che adesso stiamo vagliando per promuovere la band, ci sono anche queste cose particolari, per cui prima o poi sentirete parlare anche di Rhapsody con vera orchestra e cori!