Quando si arriva al debutto discografico con una proposta musicale che sincretizza quanto fatto in passato da acts come Symphony X, Yngwie Malmsteen’s Rising Force, Angra e si hanno alla consolle personaggi come Ame Lakenmacher e Dirk Schlachter (Gamma Ray) si è certo un gruppo dal valore indiscutibile.
Infatti, ‘Tales Of The Magician’ è un CD formalmente inattaccabile: power sinfonico con parecchie influenze prog, cori e sventagliate neoclassiche a impreziosire il tutto. Costruito sull’estro dei musicisti coinvolti (tecnicamente superiori a molti colleghi anche blasonati) e del loro ego artistico, il platter si districa con nonchalance tra costruzioni metriche complesse e aperture melodiche davvero ben riuscite, in cui il bravissimo Dan Rubin da prova di grande (e imbarazzante) estensione vocale. Tutto davvero perfetto, letteralmente da manuale di genere o comunque bene o male ascoltato centinaia di volte se si dispone di un minino di memoria storica del genere.
Dieci anni fa, un lavoro di questo tipo avrebbe scosso dal profondo le fondamenta del power prog, oggi riesce comunque a far parlare di se e questo è già un traguardo importante per un panorama musicale così affollato come quello contemporaneo.