Con il loro ultimo album, Warkult, i Malevolent Creation dimostrano di essere ritornati ai fasti dei primi album e di non aver mai perso lo smalto.
Ne parliamo quindi con l’indiscusso leader Phil Fasciana, molto cordiale e simpatico, la cui esuberanza ha fatto si che questa intervista si sia trasformata in una lunga e piacevole chiacchierata. Ecco comunque le risposte alle domande che mi ero preparato…
Parliamo subito del vostro nuovo album “Warkult”. Come è nato e quando avete scritto i primi riffs…
Abbiamo cominciato a comporre qualcosa di ritorno dal nostro tour in Brasile. Ci siamo visti circa due mesi prima di registrare, Rob (Barret nda) e io avevamo già scritto alcune canzoni e abbiamo incominciato a suonarle assieme, ma avremo fatto si e no solo 6 prove assieme al batterista Dave…ahahah…quindi le canzoni sono state scritte in modo diretto, senza tanti ripensamenti. Era una cosa che non avevamo fatto molto in passato..
A mio avviso il nuovo album non è violento come il precedente “The Will To Kill” pero’ contiene dei riff molto piu’ trascinanti, come ad esempio in “Preemptive Strike” o nella seguente “Supremacy Trough Annihilation”. Ho torto? Tu cosa ne pensi?
Yeah! Penso sia piu’ dinamico come album, con molti cambi di tempo. Infatti abbiamo scritto parti molto veloci e parti lente, ma era proprio quello che volevamo fare perchè risultasse piu’ interessante per chi ci ascolta e soprattutto perchè fosse piu’ divertente per noi da suonare.
Perchè avete deciso di chiamare l’album “WarKult”? Ci sono riferimenti all’attuale situazione in Iraq?
Non proprio. Fin dagli esordi trattiamo tematiche per cosi’ dire realistiche e non abbiamo adottato dei testi satanici o del genere gore. Se uno prende i nostri testi leggerà solo cose reali e non dettate dalla fantasia. In questo album abbiamo usato il tema della guerra, basta anche solo riferirsi ai titoli che abbiamo usato… non ho scritto io i testi ma in genere si tratta di storie di guerra di questi anni. Di norma se abbiamo delle idee su un determinato tema, le facciamo!
Torniamo al gruppo… Dave Culross e’ nuovamente con voi, ma cosa è successo con il precedente Justin DiPinto?
Dave non era stato cacciato dalla band, ma si era trasferito a New York per suoi problemi personali e per lavoro. Noi volevamo registrare subito il nuovo album e andare in tour e necessitavamo di un nuovo batterista. Abbiamo conosciuto Justin DiPinto (ex Divine Rapture) tramite Derek Roddy (batterista degli Hate Eternal) e fu felicissimo di registrare con noi. Era un ragazzo bravissimo ma non ci aveva detto che aveva dei problemi con la legge e non poteva lasciare gli Stati Uniti (risate ndA), e noi dovevamo andare in tour in Europa. In seguito abbiamo richiamato Tony Laureano (Nile) per finire il tour. Sono rimasto comunque in contatto con Justin, che ora suona con i Pyrexia.
Avete ancora problemi con la lineup?
No, adesso no. Verremo in Europa con questa formazione… (il suo cellulare comincia a squillare)… scusa, è Chris Barnes, ora gli dico che lo richiamo (per fortuna è di parola e mi dice che i Six Feet Under stanno registrando “Graveyard Classic 2”)
Penso che Jean François Dagenais (produttore e chitarrista dei Kataklism) abbia fatto un ottimo lavoro su “Warkult”. Cosa ne pensi?
Si, questa volta abbiamo voluto dedicarci piu’ tempo anche perchè avevamo molte idee per questo nuovo album. E’ un grande produttore, che vive la scena metal e noi ci fidiamo del suo lavoro. Inoltre siamo amici da tempo oramai.
Come riuscite a non cedere alla tentazione di sperimentare qualcosa di nuovo?
E’ la nostra vita, ahah… non riesco a vedermi in un altro modo… non so se prima o poi riusciro’ a fare qualcosa di diverso…
Totalmente diverso o sempre death metal?
Mah, chi lo sa… (risate). Comunque per ora sono solo interessato in quello che suono con i Malevolent Creation. In generale adoro le cose potenti e veloci.
E dal punto di vista finanziario come va? Riesci a vivere di sola musica?
No, tutti noi lavoriamo. Ci piacerebbe rimanere in tour per molto tempo, ma purtroppo non possiamo…
Difatti, in passato la mancanza di denaro e di pubblico ha costretto ad esempio i Monstrosity ad interrompere il loro tour in Europa..
Li ho sentiti prima che partissero per il tour, ma non sapevo niente della loro organizzazione… forse i problemi saranno dovuti a quest’ultima.
Com’è la scena death metal negli States?
Da un po’ di tempo è migliorata tantissimo. Agli inizi degli anni 90 era una scena fortissima, era grandiosa. Poi c’è stato un periodo, durato fino a qualche anno fa, dove le cose si erano ridimensionate. Comunque si sta riprendendo alla grande, ci sono centinaia di ragazzi che accorrono ai nostri show… sono fiducioso anche se non c’è ancora il grande entusiasmo dei primi anni.
Ti ricordi qualche episodio buffo che vi è capitato in questi 15 anni?
Ahahah… ce ne sarebbero moltissimi. Il piu’ divertente fu nel 1999 quando Dave fu arrestato nel bel mezzo di un tour..di sicuro e’ divertente parlarne adesso, ma all’epoca non lo fu affatto.
E’ vero che un ragazzo croato ti ha baciato in bocca?
E’ vero purtroppo, ahhaah… non conosco le loro abitudini ma io quando voglio salutare qualcuno gli do la mano! Ma che cavolo gli è venuto in mente a quello? Gli ho rifilato un bel pugno…ahaha.. dove lo hai letto?
Ho letto diverse interviste su internet e mi aveva incuriosito quell’episodio, davvero strano…
Ahahah…allora dovro’ girare nell’underground e gridare “Non sono omosessuale!”.
Parliamo un po’ dei tuoi strumenti..che chitarre suoni e quali ampli preferisci?
Uso sempre lo stesso setup… Les Paul Gibson e un Mesa Boogie Dual Rectifier, a volte accompagnato dal Metal Zone della Boss e un CryBaby per gli assoli. Ho usato moltissima roba, ma questa è quello che preferisco.
Come va il tuo progetto Hateplow?
Bene, abbiamo fatto alcuni concerti in Europa, a volte eravamo headliner e le cose sono andate benissimo. Ora stiamo pensando di registrare un nuovo album e abbiamo già scritto del nuovo materiale, ma non abbiamo ancora tempi precisi.
Ok, siamo alla fine…vuoi dire qualcosa ai lettori di Heavy-Metal.it?
Saluto tutti i nostri fans italiani, ascoltate il nostro nuovo Warkult e, ovviamente, spero di vedervi in tour!