Tarek Maghary è un sognatore. O forse un uomo d’altri tempi. Tarek Maghary è il leader, fondatore e deus ex machina dei Metalforce, o come dicono le note di copertina, colui che si occupa di “vocals & orchestrations”. Quello che Tarek rappresenta è però qualcosa di più concreto. E’ l’ideatore ed organizzatore del Keep It True Festival, teutonica vetrina di vecchie glorie e giovani speranze, ultimo baluardo del metallo duro e puro che resiste ai tempi e alle contaminazioni. Con queste premesse e con un Monicker come Metalforce (già Majesty), la mia recensione potrebbe essere bella che pronta. Non è infatti difficile immaginarsi il contenuto di questo album targato 2009, il sesto della loro carriera. Scorrendo i titoli sul retro del CD tutto apparirà ancora più chiaro: siamo davanti a una band che attinge a piene mani dai Manowar del periodo d’oro, quello di Ross The Boss per intenderci, ed è lo stesso chitarrista americano a dar loro manforte su “When The Valkries Fly” con un solo da spellarsi le mani a forza di applausi. Del combo newyorkese vengono tralasciate le odiose pacchianerie, le guerre agli infedeli e la componente prettamente carnevalesca. Vengono invece enfatizzati i toni epici, gli arrangiamenti, la potenza. Sopratutto, stupisce come nelle undici tracce quì contenute non vi sia un motivo ripetuto fino alla noia, un qualcosa di già sentito, uno stacco che faccia venir voglia di passare alla traccia successiva; tutto suona paurosamente convincente e fresco a dispetto di una produzione che, va detto, non è esattamente ai massimi livelli. Gli amanti del metallo “cappa e spade” troveranno in questo gruppo un’ ulteriore ragione di vita, in attesa che i quattro Re di New York ritrovino l’ispirazione del tempo che fu. Quelli come me, che pur apprezzano i trascorsi di De Maio e c. senza tuttavia professarne il culto in maniera odiosa, rimarranno piacevolmente stupiti dalla passione e dalla spontaneità che trasudano da questo dischetto.
Perchè il massimo dei voti? Perchè dal vivo questi fanno sfracelli. Visti con i miei occhi, provare per credere. Ah, un ultima cosa: il disco è distribuito dalla Magic Circle Records e il produttore, manco a dirlo, è Mr. Joey De Maio. Chapeau!